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Cronaca

Basilica di San Marco a Venezia invasa dall'acqua. È la sesta volta in 1.200 anni

Associated Press
Associated Press 

Se l’acqua alta a Piazza San Marco è una consuetudine per Venezia, molto più raro è che la marea invada la Basilica. Stando alla stessa procuratoria di San Marco, l’allagamento di oggi ha solo cinque precedenti in tutta la sua storia. Il dato allarmante è che di queste, tre si sono verificate negli ultimi 20 anni.

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Acqua alta a Venezia: turisti alla ricerca dello scatto perfetto a San Marco

 

L’acqua alta a 127 centimetri di stamani a Venezia ha invaso il nartece della Basilica con 70 centimetri d’acqua, che sicuramente produrranno danni ai mattoni e alle colonne dell’edificio. Ma ad essere sommersi sono stati anche i marmi recentemente sostituiti. Lo ha riferito all’ANSA l’ing. Pierpaolo Campostrini, Procuratore della Basilica. “Noi cerchiamo di limitare il danno - ha precisato Campostrini - nel senso che non abbiamo sistemi di difesa quando l’acqua è così alta, se non parziali in alcune zone, ad esempio nella cappella Zen con paratie mobili; abbiamo altri strumenti di difesa passiva con paratoie che sono state spostate e adeguate, e con pompe in funzione. Però questo è largamente insufficiente - ha ribadito quando l’acqua è a quell’altezza”.  Per quanto riguarda il nartece, l’allagamento “genera danni per capillarità nei mattoni - ha spiegato Campostrini -, l’acqua sale più in alto, quindi non possiamo che ribadire che i danni ci sono. Un terremoto o un crollo di un edificio sono evidenti, ma un’invasione mareale ripetuta come questa accresce il danno che è subdolo, perché nascosto. L’acqua va via ed evapora, ma il sale rimane dentro”. Per il nuovo picco previsto questa notte, Campostrini ha detto che “il Proto starà stanotte in Basilica con le nostre maestranze finché l’acqua non scende. Le previsioni hanno una loro incertezza, le cose potrebbero andare meglio ma anche peggio, quindi il monitoraggio visivo deve essere continuo.
Faremo quel che possiamo fare in attesa che lo Stato adempia alle sue promesse, il che vuol dire il Mose e l’impermeabilizzazione della piazza”, ha concluso.

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Maltempo, l'acqua alta a Venezia supera i 130 cm

 

Di “situazione allarmante” parla anche Vittorio Sgarbi. “La situazione è grave. La basilica di San Marco è molto ferita” dice all’AGI il critico d’arte che nel 2010 è stato sovrintendente per il patrimonio storico e artistico proprio a Venezia. “Stavolta dico che un rischio reale c’è” aggiunge Sgarbi, convinto che “il Mose è la soluzione, ed è scandaloso che ancora non sia stato completato. Il 2021 ci sarà la fine dei lavori? E’ una data di garanzia, anche se si doveva accelerare sul Mose, trovo incredibile che non si sia accelerato. E’ un ritardo molto grave”.

 

Associated Press
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