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Cultura

Fedez: "La rottura con J-Ax? Forse non servivo più. Da Rovazzi neanche un sms dopo la nascita di Leone"

screenshot from Nove
screenshot from Nove 

Le paure, le gioie, i dolori per le amicizie finite e la voglia di guardare avanti. Fedez si confessa a Peter Gomez durante la prima puntata della nuova stagione de La Confessione, il programma condotto dal giornalista sul Nove. “Durante una risonanza magnetica alla testa mi è stata trovata una piccola cicatrice bianca, una cosa chiamata ‘demielinizzazione’”, un segno che, potenzialmente, può rientrare tra i sintomi della Sclerosi Multipla o di altre malattie demielinizzanti. Fedez ha spiegato come la scoperta sia stata un “motivo per iniziare un percorso per migliorare e per scegliere” le sue battaglie.

“Sono dovuto restare sotto controllo perché, clinicamente, quello che mi hanno riscontrato è una sindrome radiologicamente verificata, ovvero la demielinizzazione è quello che avviene quando hai la sclerosi multipla”. Il rapper, marito dell’influencer Chiara Ferragni, ha continuato: “Ti trovano questa cosa e ti dicono: ‘Guarda, devi stare sotto controllo’ perché può essere, come no, che si tramuti in sclerosi”.

“Mi sono chiesto ‘se dovesse succedermi qualcosa: io per cosa ho combattuto?’. Allora ho cambiato modo di lavorare, di vivere la mia famiglia, ho ritrovato il piacere di scrivere e di fare musica. Ho messo da parte il rancore”, ha detto l’artista. “Un pensiero per mio figlio Leone? Semmai dovessi vedere quest’intervista, sappi che io sto lavorando per fare in modo che il tuo futuro sia migliore del mio passato”.

“Nell’ultimo anno e mezzo mi sono sentito più volte sull’orlo del baratro”, ha confidato il cantante. “In passato ho sofferto di crisi di panico. Ho trovato un dottore che mi ha aiutato a superarli senza prendere farmaci, cosa fondamentale per me che ho bisogno di rimanere sempre lucido”.

“Cosa mi ha fatto innamorare di Chiara? Non c’è una cosa sola, ma è stata la prima persona a cui ho raccontato cose che non ho raccontato mai a nessuno. Prima di essere marito e moglie, siamo migliori amici”. E sul figlio Leone, molto presente sui social insieme ai genitori: “La narrazione che i giornali danno di noi è che siamo due persone ossessionate dai social network, quando in realtà li usiamo come chiunque altro. Dopo la nascita di Leone, la stampa e i paparazzi hanno iniziato a seguirci: tenere nascosto il bimbo avrebbe acutizzato la cosa, sarebbe stata una forzatura”. “Mi rendo conto che per molti genitori può non essere una cosa giusta, ma Leone è figlio di due persone molto esposte ed è esposto per osmosi. Non siamo i soli a mostrare il proprio bambino sui social network”.

E a proposito del figlio, il rapper ha ripercorso i momenti successivi il parto e l’assenza dell’allora amico e collega Fabio Rovazzi in un momento tanto fondamentale. “Quando è nato Leone, Fabio non mi ha mandato neanche un messaggio. Nemmeno durante la gravidanza di Chiara, che non è stata affatto facile. Poi Leone non è stato bene: per i primi tre mesi io e Chiara non sapevamo se soffrisse o meno di sordità a livello neurologico. Non avere un messaggio da un amico ha rappresentato una ferita psicologica. Ai tempi, in radio gli chiesero se mi avesse fatto gli auguri per la paternità e lui rispose ‘sì’: notare quella naturalezza nel raccontare una bugia non mi permise di riconoscere il Fabio di sempre”, ha raccontato Fedez.

“Su questa storia ho scritto sei canzoni, ma nessuna è mai uscita. Se oggi ne parlo qui è un modo per tirarla fuori e riuscire ad andare avanti”. E sulle scuse di Rovazzi: “Sono arrivate troppo dopo, troppo tardi”.

Rispetto alla fine del rapporto con J-Ax, altro collega a cui era legato da un sodalizio personale ed artistico, Fedez rivela: ”È stata una ferita grave. Sarebbe stato più semplice se la separazione fosse avvenuta per motivi economici, ma non è così semplice. Perdendo lui e perdendo Fabio Rovazzi, ho visto svanire un pezzo della mia famiglia acquisita. Se riesco a parlarne dopo un anno e mezzo è perché ho fatto un percorso”.

“Sono stato aiutato dalla mia famiglia e da alcuni professionisti. Non so se la separazione è stata causata dal mio carattere: io sono il tipo che ti sbatte in faccia la verità. O forse è stato per un altro motivo: io non servivo più. Quando mia moglie Chiara era incinta, abbiamo passato gli ultimi 4-5 mesi della gravidanza a Los Angeles. Io mi ero allontanato per la prima volta dalla mia famiglia e dal mio mondo per un lungo periodo. In quella fase ho scoperto che un nostro collaboratore aveva aperto una società speculare alla nostra (il riferimento è a Newtopia, un’etichetta discografica indipendente e agenzia creata da J-Ax e Fedez nel 2013, ndr). Mentre io ero a Los Angeles, sono iniziati a venire fuori problemi economici, legati alle retribuzione di questo collaboratore. Per questa persona ero arrivato a mettere in discussione mia madre, che da sempre collaborava con lui. Lui ha cercato di portare via le persone che lavoravano con me: a partire da Fabio. Io ero in un momento di fragilità, nel bel mezzo della gravidanza di mia moglie”.

Il rapper ha continuato: “Prima del concerto di San Siro chiesi a J-Ax se lui sapesse qualcosa di questa storia, di questa nuova società. Lui mi disse di non sapere niente. Il concerto fu un momento bellissimo, un sogno grandissimo. Il giorno dopo, siccome Alessandro (J-Ax) non aveva ancora visto mio figlio, lo invitai. Poi mi arrivò una sua chiamata in cui mi disse ‘non verrò e di quella storia so tutto. Ti avevo detto di non sapere niente perché ero consapevole che altrimenti non saresti mai salito sul palco con me’. Non mi ha dato la possibilità di scegliere se fare quel concerto con lui, il concerto più importante della mia vita. Se avessi immaginato, non sarei salito sul palco”.

Il rapper ha raccontato: “Dal giorno in cui mi ha detto quella cosa, J-Ax è sparito. Non si è fatto più vivo con me e con tutte le persone della nostra società. Così facendo mi ha dato modo di pensare che il nostro progetto discografico fosse qualcosa che gli serviva in quel momento e che poi non gli è servita più. Anche se spero non sia così: magari ci sono motivazioni più profonde”.

Parlando della fine dell’avventura come giudice della trasmissione X Factor: “Ero l’uomo più pagato di Sky. L’ho fatto per tanti anni: iniziava ad essere un impegno pesante, il talent stava cambiando, così ho detto basta. Tutto quello che vedevate in tv era vero, anche le liti con Manuel Agnelli. Litigavamo e facevamo pace”. ”È stato Morgan ad insegnarmi a fare televisione: è stato il più bravo giudice del talent. Estromettere Asia Argento dal programma dopo lo scandalo Jimmy Bennett? Mi lasciò stupito, fu la scelta più democristiana del programma, che è sempre stato un posto di grande libertà. La giuria di quest’anno? A quanto mi dicono, non è la più splendente...”.

“La politica? Ne sono sempre stato appassionato. È come una serie televisiva, anche se c’è da dire che le ultime stagioni fanno ca**re. Da adolescente ho frequentato i centri sociali, parlavo di ciò che mi appassionava, anche nelle canzoni”, ha detto Fedez ripercorrendo il suo passato.

Quando Gomez gli ha chiesto se voterebbe ancora Movimento 5 Stelle (come dichiarato in passato, ndr), il cantante ha spiegato la sua posizione attuale. “No. A quei tempi ritenevo che fosse importante espormi. Qualcuno mi mise la ‘spilletta’ dei 5Stelle: io pensavo solo che fossero il meno peggio. Oggi la loro visione è diversa da quella dei tempi: l’ombra di Berlusconi era ancora presente, il Pd era encefalogramma piatto, loro rappresentavano qualcosa di nuovo”.

“Di Maio? Ha un problema comunicativo: quando vedo le sue interviste, noto che si rivolge alle persone come se fossero stupide nel tentativo di spiegare le cose in modo semplice. Non ha il carisma necessario. Se Salvini strizza l’occhio all’estrema destra? Savoini è di estrema destra in maniera acclarata e, se non riesci ad arginare certe presenze all’interno del tuo partito, questo fa emergere quantomeno un problema di gestione. Renzi? È un Berlusconi che non ce l’ha fatta”. Questa, infine, l’opinione di Fedez sui protagonisti della politica italiana.

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