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Politica

"L'onorevole Di Maio si tranquillizzi: gli verrà notificata la richiesta danni dai miei avvocati"

NurPhoto via Getty Images
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“L’onorevole Di Maio si tranquillizzi. La prossima settimana gli verrà notificata la richiesta danni che i miei avvocati stanno presentando al Tribunale di Roma. Sarà quindi la magistratura a mettere fine alle sue manipolazioni sul contenuto di un mio vecchio disegno di legge che diminuisce il trattamento economico dei parlamentari italiani e non lo aumenta come sostiene Di Maio”. Lo dichiara il senatore Luigi Zanda, tesoriere del Pd.

“Fornirò tutta la documentazione necessaria a mettere in chiaro quali siano i metodi che usa il capo politico del M5S. Tutto i senatori e i deputati sanno che i parlamentari europei hanno un trattamento inferiore al loro. E lo sa probabilmente anche Di Maio che però insiste ugualmente con la sua propaganda ingannevole”.

“Quanto all’ingegner Carlo De Benedetti (che da tempo non è più l’editore dell’Espresso avendone ceduto il controllo ai figli), Di Maio scopre, come è suo solito, l’acqua calda. Il suo contributo di 15.000 euro alla mia ultima campagna elettorale è stato regolarmente comunicato al Parlamento e compare da tempi nei bollettini delle Camere. In tanti preferiscono i finanziamenti occulti a quelli in chiaro e forse a Di Maio danno fastidio anche la trasparenza e il totale rispetto delle leggi e dei regolamenti”, conclude.

Di Maio così lo aveva attaccato. “Alcuni organi di stampa riferiscono che il tesoriere del “nuovo” Pd (Zanda, lo stesso che ha avuto il coraggio di proporre un aumento degli stipendi parlamentari) recentemente avrebbe ricevuto una donazione di 15 mila euro dall’editore del Gruppo l’Espresso, Carlo De Benedetti”, ha scritto il vicepremier e capo politico M5s, Luigi Di Maio, su Facebook. “Non so se sia vero o meno - ha proseguito Di Maio -, ma ci auguriamo tutti una smentita nelle prossime ore, perché se lo fosse sarebbe grave. Grave che l’editore di uno dei principali quotidiani del Paese (e non solo) finanzi un alto dirigente di un partito politico, in questo caso il Pd. E poi vengono a parlarci di libertà di stampa?”. “Dai tempi di Berlusconi ad oggi nulla è cambiato, ma ora ci pensiamo noi a dare una sterzata-. Quella che tanti temono: una bella legge sul conflitto di interessi. E’ nel contratto e la porteremo in aula! Così mettiamo un punto a questi intrecci tra partiti e uomini forti che si scambiano favori su tutto”. Da qui la replica di Zanda. Staremo a vedere.

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