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Cronaca

Roma come Bergamo: troppe salme da cremare per Covid

Nicola MarfisiNicola Marfisi / AGF
Nicola MarfisiNicola Marfisi / AGF 

Troppe salme da cremare a Roma e Ama, la municipale che si occupa anche dei servizi cimiteriali della Capitale, annuncia cda domani “e per tutti i giorni strettamente utili, al fine di ridurre il numero di salme in giacenza per cremazione, a seguito dello straordinario flusso in entrata registrato negli ultimi giorni, verranno privilegiate tutte le forme di sepoltura alternativa dandone ampia comunicazione alle agenzie funebri”.

Ama inoltre ha annunciato l’aumento del  personale dedicato: “Il progressivo incremento delle risorse amministrative dedicate, consentirà già da questa settimana un aumento significativo delle lavorazioni pratiche in entrata con le maestranze del comparto comunque al lavoro anche da remoto, restando pienamente operativo il forno crematorio”, spiega l’azienda.

Una decisione che fa correre la mente immediatamente a quanto accaduto a Bergamo un anno fa, quando le bare venivano trasportate dai mezzi dell’Esercito negli altri Comuni e Regioni. Ma la realtà quotidiana non sembra esser migliore, tutt’altro. Oggi in Europa è stata superata la soglia del milione di morti nella pandemia di Covid-19, secondo il conteggio tenuto da Afp. Il nostro continente - intendendo i 52 tra paesi e territori della regione -  è l’area più colpita al mondo con 1 milione e 228 decessi su 46.496.560 casi davanti all’America latina e Caraibi (832.577 decessi e 26.261.006 casi) e agli Stati Uniti e Canada (585.428 decessi e 32.269.104 casi).

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