Cronaca

Gli insulti a Liliana Segre e i negazionisti dell'odio: Repubblica conferma i dati

(ansa)
Dopo gli attacchi di siti e giornali ai numeri sugli insulti e le minacce alla senatrice: 200 al giorno sono quelli verificati, potrebbero essere molti di più
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Per il solo anno 2019, non ancora terminato, quanti sono i messaggi sul web contro gli ebrei in Italia? Solo Twitter ne conta oltre 15mila. Non esistono al momento rilevazioni analoghe, che abbiano valore sociologico, su Facebook, Google, Instagram e Vk, dove la propaganda antisemita è frequentissima. Ma gli analisti concordano nel considerare questo fenomeno in crescita da anni nel nostro Paese. Inoltre, sempre in Italia, sono stati censiti oltre 200 profili Facebook antisemiti.

Ieri un articolo di Termometropolitico, ripreso da Dagospia, ha messo in dubbio i dati pubblicati da Repubblica il 26 ottobre: ogni giorno Liliana Segre, superstite e testimone dell'Olocausto, riceve in media duecento messaggi d'odio. "Mi chiedo perché non sia crepata insieme a tutti i suoi parenti", è il tono degli insulti rivolti quotidianamente alla senatrice a vita. Secondo il sito, che cita il rapporto dell'Osservatorio antisemitismo, "gli episodi di antisemitismo sono 197 all’anno, non 200 al giorno". Dunque per Dagospia e per i giornali di destra, Repubblica avrebbe inventato un'emergenza, che poi si sarebbe in qualche modo autoavverata, visto che a causa di questo clima a Liliana Segre è stata assegnata la scorta.

Dunque facciamo chiarezza: i 197 episodi di antisemitismo resi pubblici non hanno nulla a che vedere con quanto accade sul web, e dipendono da segnalazioni varie di singoli fatti, che vanno dallo sputo alla scritta sul muro. I nostri dati si riferiscono invece ai messaggi d'odio sui social network: 200 al giorno sono quelli verificati, e anzi potrebbero essere molti di più.

È lo stesso Centro di Documentazione Ebraica Contemparanea in un comunicato a confermare: "Questo numero [197 episodi l'anno, ndr] non ha alcuna relazione con il numero di commenti o espressioni di antisemitismo in rete, che è molto maggiore. L’Osservatorio antisemitismo", precisa il Cdec, "non è in grado di assegnare numeri ad ogni singolo commento antisemita che si legge in rete. Tuttavia avendo censito come fa Voxdiritti 300 siti antisemiti e oltre 200 profili Facebook espressamente antisemiti è evidente agli osservatori che i numeri con cui si trova a fare i conti la società italiana sono di grande rilevanza. La Fondazione Cdec", conclude il comunicato, "ribadisce la scientificità dei dati raccolti ed è pronta a intraprendere azioni legali contro qualunque azione che possa recare pregiudizio alla Fondazione stessa".

C'è poi il tema di fondo, che non si può sottovalutare o nascondere, e che riguarda l'allarme che c'è in Italia per l'antisemitismo e quanto sia crescente. A Liliana Segre, scampata al campo di sterminio, è stata riservata una valanga, anzi varie valanghe di odio, da parte di gente comune e da parte di organizzazioni neonaziste e neofasciste. Se questo sembra normale, è evidente che più di qualche cosa non funziona nel dibattito politico e sociale di questi tempi.