Cronaca

Tamponi rapidi per chi arriva da Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Divieto di ingresso dalla Colombia

Quarantena solo se positivi. Il ministro Boccia convoca le Regioni per fermare la corsa alle ordinanze. La Sicilia differenzia: quarantena per i residenti che tornano dalle vacanze, solo tamponi per i turisti. Ma sulle discoteche è scontro
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Il governo conferma la scelta dei tamponi rapidi all'aeroporto per chi ritorna dai Paesi a rischio, Spagna, Grecia, Malta e Croazia, ma non la Francia nonostante l'aumento considerevole dei contagi. Disposto anche il divieto di ingresso e transito dalla Colombia.

Certificazione di un test molecolare o antigene negativo fatto nelle ultime 72 ore o obbligo di tampone entro 48 ore dal rientro in Italia. E' la soluzione che il ministro della Salute Roberto Speranza ha proposto alle Regioni, nella riunione con il ministro Francesco Boccia, per chi arriva da Spagna, Croazia, Malta e Grecia. L'ordinanza che è al centro del confronto con le Regioni prevederebbe anche la possibilità di svolgere in aeroporto, ove possibile e in via sperimentale, un test antigene.

Niente quarantena dunque per chi rientra dai Paesi dell'area Schengen con alta incidenza di contagi, come Spagna e Grecia, tranne ovviamente, per chi dovesse risultare positivo al tampone il cui esito dovrebbe arrivare nel giro di 15-20 minuti. Al ministero della Salute si attendono gli ultimi documenti per la validazione dei test che erano sottoposti al Comitato tecnico scientifico che ha dato parere favorevole all'affidabilità.

La scelta del tampone rapido consente al governo di bypassare una delle maggiori criticità in questi giorni, cioè quella di sottoporre a quarantena le decine di migliaia di italiani che si trovano già all'estero per le vacanze e che sono partiti senza alcuna limitazione. L'isolamento per 14 giorni è già in vigore per chi proviene dall'area extra Schenghen e anche da Romania e Bulgaria come previsto dall'ordinanza del ministro Roberto Speranza del 24 luglio. A questi paesi dovrebbe aggiungersi la Croazia.

Il provvedimento del governo dovrebbe frenare la corsa delle Regioni che da ieri stanno adottando provvedimenti di natura diversa per frenare i casi di contagio da importazione che continuano ad aumentare: ancora oggi ragazzi positivi a Bordighera di rientro dalla croazia e a Ragusa in arrivo da Malta. Il ministro per gli Affari regionali ha convocato la Conferenza delle Regioni per il pomeriggio proprio per esaminare i diversi provvedimenti e invitare i governatori a non procedere a macchia di leopardo. Fa discutere l'ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Sicilia Musumeci che ha disposto la quarantena seguita da tampone per le persone residenti o domiciliate nell'isola che rientrano da Spagna, Grecia e Malta mentre per i non residenti che arrivano dagli stessi Paesi è prevista la registrazione alla Asp ed eventuale tampone senza alcun obbligo di quarantena.

Tampone gratis per il covid a chi rientra dall'estero in Toscana prevede invece l'ordinanza del presidente della Regione Enrico Rossi che ha reso poi "più rigorose le linee guida nazionali per le discoteche, richiedendo di tenere per 14 giorni gli indirizzi dei frequentatori e di misurare la temperatura all'entrata".

All'ordine del giorno anche provvedimenti urgenti per le discoteche e i locali in vista delle serate di Ferragosto che si teme possano essre fonte di nuovi contagi. Ma mentre il governo è orientato verso la stretta e la proroga della chiusura, dalle Regioni e dagli operatori è arrivato un no alle misure più drastiche. Il settore è in ripresa - dicono - e una nuova chiusura avrebbe conseguenze pesantissime. Ma il governo è preoccupato dai focolai registrati negli ultimi giorni. Decisivi dunque saranno i dati di domani sulla situazione dei nuovi contagi.

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