Economia

Decreto fiscale e Manovra, la carica degli emendamenti: dal Marebonus al taglio dell'Iva sugli assorbenti

(lapresse)
La ministra De Micheli dice di aver trovato le risorse per rifinanziare gli incentivi dedicati al trasporto delle merci. Molte proposte sui seggiolini anti-abbandono, Iv spinge per 135 euro di bonus
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MILANO - Passano i giorni e aumentano le modifiche annunciate o richieste ai documenti che compongono la Manovra per il prossimo anno, ovvero la legge di Bilancio (che sta passando in queste ore il test delle audizioni al Senato) e il decreto fiscale in via di conversione alla Camera. Con buona pace del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, che ha ristretto il campo di intervento a un "5% migliorabile" del testo.
 

Marebonus e Ferrobonus in aggiunta alla Manovra

A mettere un ulteriore tassello è stata oggi la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, che ha aperto alla proroga del Marebonus e del Ferrobonus. "Abbiamo costruito due emendamenti per la conversione della legge di Bilancio che porteremo all'attenzione dei colleghi di governo con risorse che abbiamo trovato", ha detto all'assemblea Alis. "Ci auguriamo di dare una risposta idonea alle richieste delle imprese e che vada in continuità con le scelte che erano già state fatte dai nostri predecessori", ha aggiunto in riferimento agli incentivi stanziati per il trasporto multimodale, vale a dire quello che riguarda più mezzi di trasporto.

Un punto sulle modifiche da apportare alla legge di Bilancio (se ne attendono oltre mille) verrà fatto con ogni probabilità giovedì: il premier Giuseppe Conte ha convocato per quel giorno alle 18 una riunione di tutta la maggioranza sui tempi e i modi di discussione della legge di Bilancio. A quanto si apprende prenderà parte al vertice, che precede il termine per la presentazione degli emendamenti alla Manovra, una delegazione assai folta composta da ministri e sottosegretari competenti, capi delegazione dei quattro partiti, capigruppo, presidenti di commissione e capigruppo in commissione.

Nell'assalto al decreto fiscale c'è anche l'Iva sugli assorbenti

Quota Mille - sempre intesa come numero di emendamenti - è stata intanto raggiunta dal decreto fiscale in via di conversione. Seggiolini antiabbandono, rottamazione degli avvisi bonari del fisco, blocco degli aumenti delle tasse locali e, con una proposta bipartisan delle donne in parlamento, riduzione dell'Iva sugli assorbenti: l'assalto alla prima manovra giallorossa è partito.

Circa mille sono le richieste di modifica al decreto fiscale, tra le quali spicca quella di Italia Viva di reintrodurre uno scudo penale per i vertici dell'ex Ilva nella realizzazione del piano ambientale. Le donne della maggioranza chiedono compatte di far scendere dal 22 al 10% l'Iva sugli assorbenti, rieditando una proposta del passato.

Il Pd chiede la 'pace fiscale' per gli avvisi bonari, anche quelli su cui già sono attive rateazioni, un tentativo già fatto dai gialloverdi lo scorso anno salvo poi rinunciare per problemi di coperture. Italia Viva chiede appunto lo scudo per l'ex Ilva, tema bollente in maggioranza, ma anche di ripristinare il blocco degli aumenti delle tasse locali, già applicato tra il 2016 e il 2018. Leu lancia un'altra provocazione, chiedendo per 12-18 mesi una gestione pubblica di Alitalia. Mentre il Movimento 5 Stelle chiede di abbattere l'Iva sulle scuole guida portandola dal 22% al 5%.

Tutti d'accordo, invece, sulla moratoria per le multe a chi non installa il meccanismo antiabbandono sui seggiolini per i bimbi fino a 4 anni: Pd e Iv fissano la proroga al 6 marzo, i 5S invece fino a giugno. La stessa Iv arriva a proporre contributi fino a 135 euro per l'acquisto dei dispositivi, in soglie progressive che partono da 30 euro per il primo, arrivano a 80 per il secondo e appunto 135 per il terzo.

Tra le proposte che via via emergono, anche un fondo targato Iv da 2 milioni di euro per finanziare l'acquisto di biciclette da concedere ai dipendenti per i percorsi casa-lavoro. Il M5s lancia invece detrazioni fino al 50% per i motociclisti che acquistano dispositivi di protezione individui (airbag, ad attivazione meccanica o elettronica, compresi quelli integrati in capi di abbigliamento, che siano certificati CE).

Di nuovo i renziani propongono di cancellare la stretta sugli appalti prevista dal decreto fiscale tra le misure di contrasto dell'evasione, che va dal reverse charge Iva al versamento delle ritenute della manodopera. La proposta prevede di coprire l'eliminazione dell'intero articolo 4 del decreto (che vale circa 450 milioni nel 2020) attingendo dal Fondo destinato al reddito di cittadinanza.