Economia

Mes, all'Eurogruppo accordo di principio su tutti i punti. Centeno: "Riforma non verrà decisa a dicembre"

Il presidente dell'organismo che riunisce i ministri delle Finanze dell'Eurozona: "Non abbiamo road map su unione bancaria". Gentiloni: "Discussione non sarà facile"

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MILANO - La riforma del Mes è sostanzialmente chiusa ma restano da definire  alcuni dettagli tecnici e per questo motivo l'intesa finale sulla riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità slitterà al prossimo anno. Così il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno ha sintetizzato l'esito della riunione dei ministri delle Finanze che si è svolta ieri e che aveva nella riforma del Mes uno dei punti principali. L'Eurogruppo - ha detto Centeno - ha raggiunto un accordo di principio su "tutti gli elementi della riforma" del Mes, incluse le "note esplicative" sulle clausole di azione collettiva (Cacs), su cui l'Italia si è battuta durante la riunione. Rispondendo in conferenza stampa se l'approvazione della riforma non avverrà quindi nel summit dei capi di Stato e di governo della settimana prossima Centeno ha chiarito: "Sì, la decisione finale non verrà presa ora", ma solo "in seguito ad un accordo politico all'inizio dell'anno prossimo". In ogni caso, "mi aspetto ancora che saremo in grado di firmare l'accordo politico finale nel primo trimestre del 2020".

Ieri il Ministro dell'economia Roberto Gualtieri aveva indicato di essere riuscito a strappare la possibilità per i paesi che lo vorranno di ricorrere alla sub-aggregazione dei titoli pubblici ai fini dell'operazione eventuale di ristrutturazione del debito, rendendo così meno semplice la ristrutturazione del debito.

"Sono molto soddisfatto dell'esito dell'Eurogruppo", ha detto oggi Gualtieri. "Si trattava di un passaggio molto importante, complesso, delicato, occorreva tenere conto delle prerogative parlamentari italiane, e sostenere e difendere gli interessi nazionali", evitando "l'isolamento del Paese e di dare messaggi sbagliati sull'impegno dell'Italia in Ue. Penso siamo riusciti a farlo in modo efficace".

Sull'Unione Bancaria invece i passi in avanti sono più lenti. "No, non abbiamo una road map" e "non l'abbiamo sostenuta", ma "ricordate che questo è solo il secondo meeting che facciamo su Edis (schema comune di garanzia dei depositi, ndr) e non è ancora il momento politico per avere questo sostegno", ha detto.

Gentiloni: "Discussione su unione bancaria non sarà facile"

Prudente anche su questo punto il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni.  La discussione sull'Edis, cioè lo schema comune di garanzia dei depositi, ultimo pilastro dell'Unione bancaria, "non sarà facile, la discussione di ieri ha mostrato le differenze tra i Paesi", ma "è un inizio, ed è rilevante che queste porte che sembravano chiuse un paio di anni fa ora sono state riaperte": lo ha detto il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni durante la conferenza stampa dell'Eurogruppo.