Economia

Live

Le Borse di oggi, 8 dicembre. Listini deboli tra riaperture cinesi e paura per la recessione. Balza il gas. Lagarde: è "permacrisi"

Le Borse di oggi, 8 dicembre. Listini deboli tra riaperture cinesi e paura per la recessione. Balza il gas. Lagarde: è "permacrisi"
(reuters)
I rendimenti dei titoli di Stato sono scesi ai minimi di settembre nelle ultime sedute. Tokyo chiude in calo (-0,4%) mentre Hong Kong vola con un possibile addio alla mascherina
1 minuti di lettura

Indicazioni miste dai mercati finanziari, con alcuni indici che premiano ulteriori allargamenti delle maglie cinesi nella politica anti-Covid (è il caso in particolare di Hong Kong dove si allenterebbero gli obblighi di mascherina) e altri che invece si appesantiscono maggiormente per la preoccupazione legata a un peggioramento del quadro economico generale. Se gli Usa dovessero rallentare come si attendono economisti e banchieri d'affari, è il ragionamento che fanno anche le sale operative che seguono il petrolio, sarà importante avere una Cina in grado di correre nuovamente, libera quindi dai lacci imposti per il contenimento della pandemia con la politica dello zero-Covid. Con un occhio puntato sui sussidi per la disoccupazione Usa in arrivo, come notano gli analisti di Unicredit per ora l'ottimismo sul mercato dei bond ha portato i rendimenti dei titoli a livelli di metà settembre: il decennale Usa ha visto il rendimento scendere al 3,42%, il Bund all'1,77%.

Borse Ue miste e poco mosse in chiusura

Le Borse europee chiudono miste e deboli, dopo un'apertura in lieve rialzo, mentre Wall Street procede positiva. Appena sopra la parità Francoforte (+0,02%), mentre Londra cede lo 0,22% a 7,472.40 punti, Parigi perde lo 0,20% a 6,647.31 punti, Milano arretra dello 0,14%. Più marcata la perdita di Madrid che chiude a -0,79%. Sui listini continua a pesare lo spettro della recessione economica, insieme all'aumento persistente dell'inflazione. Gli indici anticipatori compositi dell'Ocse segnalano una prospettiva debole nell'area e nella maggior parte delle principali economie. Come negli ultimi mesi, questi sviluppi possono essere attribuiti principalmente all'inflazione elevata e all'aumento dei tassi di interesse. D'altro lato, però, l'allentamento delle restrizioni contro il Covid in Cina infonde un moderato ottimismo ai mercati. Gli investitori restano in attesa delle decisioni che saranno prese da Bce e Federal Reserve nelle riunioni della prossima settimana.

Disoccupazione, sussidi Usa in linea con le attese

Le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana sono salite di 4.000 unità a quota 230.000. Il dato è in linea con le attese degli analisti.

Danno a oleodotto, il petrolio vola negli Usa

Il petrolio corre a New York con l'interruzione dell'oleodotto Keystone in seguito a una perdita. Le quotazioni salgono del 3,92% a 74,85 dollari al barile.

Wall Street apre in rialzo

Apertura in rialzo per Wall Street che tenta il rimbalzo dopo cinque sedute consecutive concluse in rosso. Dopo i primi scambi, il Dow Jones sale dello 0,34% a 33.713 punti, l'S&P 500 dello 0,20% a 3.941 e il Nasdaq dello 0,17% a 10.977. L'attenzione del mercato resta comunque puntata sul direttivo della Fed della prossima settimana, con la speranza che la banca centrale statunitense possa cominciare a rallentare il ritmo della sua stretta monetaria, limitando il ritocco dei tassi a 50 punti base dopo quattro aumenti di 75 punti base consecutivi.

Lagarde: è "permacrisi", notevoli rischi per la stabilità finanziaria

"Quando gli storici futuri guarderanno indietro ai nostri tempi, potrebbero ben dire che abbiamo vissuto un'era di 'permacrisi'. Una serie di potenti shock - la pandemia, l'ingiustificabile invasione dell'Ucraina da parte della Russia e la crisi energetica - hanno colpito l'economia globale in rapida successione. Questo contesto instabile pone notevoli rischi per la stabilità finanziaria in Europa. E questi rischi sono ulteriormente accresciuti dall'indebolimento delle prospettive economiche". Così la governatrice Bce Christine Lagarde alla sesta conferenza annuale dell'European Systemic Risk Board. "Allo stesso tempo, la politica monetaria si sta adeguando per garantire che l'inflazione elevata non si consolidi e che l'inflazione ritorni al 2% nel medio termine", aggiunge.

Borse europee deboli e contrastate

Procedono deboli e contrastate le Borse europee su cui continuano a pesare i timori di recessione e l'attesa per le riunioni di Bce e Fed in agenda la prossima settimana. Un pò di ottimismo viene invece dall'allentamento delle misure zero Covid in Cina che ha spinto in rally Hong Kong. Nel dettaglio, Francoforte lima lo 0,01%, Londra lo 0,03% e Milano lo 0,04%. Parigi avanza invece dello 0,19%.
A Wall Street i futures si muovono in leggero rialzo: quello sul Dow Jones sale dello 0,05%, quello sull'S&P 500 dello 0,17% e quello sul Nasdaq dello 0,26%. Una direzione più precisa si avrà comunque soltanto dopo la diffusione dei dati sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione settimanali alle 14:30 ora italiana.

Apertura cauta in Europa

Avvio in cauto rialzo per le Borse europee su cui continuano a pesare i timori di recessione e l'attesa per le riunioni di Bce e Fed in agenda la prossima settimana. Un pò di ottimismo viene invece dall'allentamento delle misure zero Covid in Cina. Nel dettaglio, Francoforte sale dello 0,09%, Londra dello 0,10%, Parigi dello 0,25% e Milano dello 0,15%.

Il gas balza a 159 euro

Balzo in apertura del prezzo del gas al mercato Ttf di Amsterdam. Il contratto future su gennaio segna un guadagno del 6,5% a 159 euro al Mwh.

Future poco mossi, risale il petrolio

Andamento leggermente positivo per i contratti future sulle borse europee in vista della prossima apertura. Il future sul Cac 40 di Parigi evidenzia un progresso dello 0,15%, mentre sul Dax di Francoforte il guadagno è dello 0,02%. Variazione del +0,01% per il Ftse 100 di Londra. Deboli invece i future su Wall Street.

Risale intanto il petrolio negli scambi sui mercati asiatici dopo aver toccato mercoledì il livello minimo dell'anno. Il future sul Brent segna un progresso dello 0,88% a 77,85 dollari al barile, mentre il Wti guadagna lo 0,93% a 72,67 dollari. Il mercato cerca faticosamente di trovare un equilibrio dopo la recente notizia della contrazione delle scorte Usa che aveva contribuito ad accentuare il calo; rimangono le preoccupazioni per la domanda, con gli operatori che temono una contrazione dell'economia mondiale.

Tokyo in ribasso (-0,4%), Cina debole, vola Hong Kong

Andamento contrastato sulle Borse asiatiche. Tokyo conclude la seduta in calo, con le vendite che si concentrano sul settore della tecnologa, in seguito alla correzione del listino Nasdaq negli Stati Uniti, mentre si rafforzano i timori di una accelerazione della stretta monetaria da parte della Federal Reserve americana. L'indice di riferimento Nikkei perde lo 0,40%, a quota 27.574,43, lasciando sul terreno 111 punti. Sul mercato dei cambi lo yen si rafforza sul dollaro, poco sotto a 137, ed è poco variato sull'euro a 143,80.

Borsa di Hong Kong in rally nella seduta odierna, con un chiaro rimbalzo dopo la forte perdita segnata mercoledì. L'indice Hang Seng, che aveva aperto con un +0,8%, guadagna ora il 3,02%. Il rialzo è stato innescato anche da quanto riportato dalla stampa locale, secondo cui il governo di Hong Kong starebbe considerando di allentare ulteriormente le restrizioni contro il Covid. In calo invece le borse cinesi, con Shanghai sul -0,10% e Shenzen che cede lo 0,40%.

Giappone, il Pil meno peggio del previsto: -0,8% annuo nel terzo trimestre

L'economia giapponese si è contratta nel terzo trimestre ma meno di quanto inizialmente previsto. Secondo la seconda lettura del governo, infatti, il pil è sceso dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, rivisto dal -0,3% della precedente stima. Su base annua si è contratto dello 0,8% nel periodo luglio-settembre rivisto dal calo dell'1,2% nella prima pubblicazione a metà novembre. I consumi privati sono aumentati dello 0,1% rispetto al trimestre precedente (rivista da +0,3% e gli investimenti sono confermati in crescita dell'1,5 per cento.