Economia

Rottamazione ter, in arrivo 700 mila lettere con le somme da pagare

Rottamazione ter, in arrivo 700 mila lettere con le somme da pagare
Il governo riaprirà i termini anche per chi ha saltato la rata di luglio. Scadenza per tutti al 2 dicembre
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Al via il conto alla rovescia per i ritardatari della rottamazione-ter e per chi ha chiesto di aderire al “saldo e stralcio” delle cartelle. Agenzia delle entrate-Riscossione sta infatti inviando le comunicazioni con le somme dovute ai contribuenti che dovranno presentarsi alla cassa entro il 2 dicembre prossimo. Complessivamente si tratta di circa 690.000 lettere, di cui poco più di 380.000 per il “saldo e stralcio” e quasi 310.000 per la riapertura della rottamazione-ter. Intanto è attesa con il decreto fiscale anche la riapertura per i termini di versamento per chi ha saltato la scadenza di luglio.
 

I contribuenti interessati

Le comunicazioni sono trasmesse via Pec ai contribuenti che in fase di adesione hanno indicato un indirizzo di posta elettronica certificata, e a tutti gli altri mediante lettera raccomandata. L’invio sarà completato, come previsto dalla legge, entro il prossimo 31 ottobre. Con questa nuova tornata le domande per la rottamazione hanno raggiunto quota quota due milioni e 100.000.
 

Le somme dovute

La rottamazione-ter, come le precedenti versioni, consente di mettersi in regola pagando solo le imposte dovte senza l'aggiunta di sanzioni e interessi di mora. Con il “saldo e stralcio”, riservato ai contribuenti con Isee inferiore a 20.000 euro, è invece previsto il pagamento di un importo che varia dal 16 al 35% del dovuto, già scontato di sanzioni e interessi.
 

Comunicazioni e bollettini

Con le comunicazioni arrivano anche i bollettini di pagamento con le rate dovute in base alla scelta effettuata in fase di adesione: per il saldo e stralcio fino a 5 rate in tre anni, per la “rottamazione-ter” fino a 17 rate in cinque anni. Il termine di pagamento della prima rata è fissato dalla legge al 30 novembre, ma poiché cade di sabato slitta a al 2 dicembre Sarà comunque possibile effettuare il pagamento anche solo per una parte dei tributi compresi nella dichiarazione di adesione. Per questo da novembre sarà disponibile un servizio sul portale di Agenzia entrate-Riscossione per scaricare i relativi bollettini da utilizzare per il versamento. Per i carichi esclusi dal pagamento, invece, la definizione non produrrà effetti e Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà riprendere le attività di recupero.
 

Come pagare

 È possibile pagare in banca o alla Posta, ai bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA, tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale di Agenzia delle entrate-Riscossione e con l'App Equiclick tramite la piattaforma pagoPA e infine, direttamente agli sportelli. Le somme dovute potranno essere versate anche mediante compensazione con i crediti certificati maturati nei confronti della Pubblica Amministrazione.
 

Ultima chiamata per chi non ha pagato a luglio

Con il decreto fiscale, infine, è in arrivo la riapertura dei termini per chi aveva fatto domanda ad aprile ma poi non aveva pagato a luglio. Una decisione, motivata dalla volontà di evitare disparità di trattamento tra i debitori che hanno presentato la dichiarazione nei termini e chi ha invece usufruito dello slittamento a luglio. Infatti, per i primi il pagamento delle somme dovute avrebbe dovuto essere effettuato in unica soluzione, entro il 31 luglio 2019. I secondi, viceversa, pur avendo aderito successivamente alla definizione agevolata, hanno usufruito di più tempo per il versamento.