Esteri

Conte: "Sul rapimento di Silvia Romano non siamo ancora riusciti a venirne a capo"

Il premier agli studenti Luiss: "Non partecipare alla via della Seta è contro i nostri interessi". E parlando della Brexit, sostiene: "Londra non parteciperà alle elezioni europee".
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ROMA. "Il caso di Silvia Romano lo stiamo seguendo dal giorno in cui è stata rapita, attraverso canali di discrezione ovviamente. Più che i canali diplomatici è la nostra intelligence che ci sta lavorando. Nel riserbo che devo mantenere c'è stato un attimo in cui sono stato confidente che avessimo un risultato buono a portata di mano. Purtroppo, però, sono gruppi che sono stati individuati ma non siamo ancora riusciti a venirne a capo". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte incontrando gli studenti alla Luiss nelle conversazioni su "Europa e futuro" commentando il rapimento della cooperante italiana lo scorso novembre in Kenya.

"Posso assicurare che tutti i cittadini che in questo momento non sono rientrati in Italia sono monitorati col massimo spiegamento di forza dei servizi di intelligence e con tutti i canali diplomatici. Per un altro caso che non posso anticipare, spero nei prossimi giorni addirittura di portare a tutta la comunità italiana una bella notizia", ha subito precisato.

Parlando invece dell'imminente visita di Xi Jinping in Italia, ha difeso le intese con Pechino: "L'Italia è naturalmente il terminale dei nuovi corridoi infrastrutturali" che si aprono con la Cina. "Non partecipare significherebbe non tutelare i nostri interessi nazionali. [...] La nostra politica internazionale - ha aggiunto - è che la collocazione euroatlantica non si discute" e non viene messa in discussione "se si sottoscrive un memorandum", ma "non vedo perchè non dobbiamo partecipare a queste chance. Lo facciamo essendo noi i latori di principi standard che sono patrimonio comune dell'unione europea". Altri Stati europei, ha aggiunto conte, con la cina "hanno uno scambio molto più avanzato e non hanno sottoscritto il memorandum, noi lo facciamo, siamo orgogliosi di farlo, riserveremo al presidente cinese il giusto tributo. Siamo serenissimi di procedere in questo modo".

"Si parla spesso di sovranismi, ma penso che l'europeismo fideistico sia l'insidia più perniciosa", ha poi detto rispondendo ai quesiti degli studenti della Luiss. Unitamente alla richiesta del differimento della data prevista per l'uscita dalla Ue, la Gran Bretagna al Consiglio europeo di domani e dopo domani dovrebbe manifestare l'intenzione di "non partecipazione alla prossime elezioni europee", ha poi aggiunto.