Esteri

Libia, sequestrato peschereccio italiano con 7 persone a bordo

Il 'Tramontana' è stato abbordato da una motovedetta libica nel golfo della Sirte. Il ministro degli Esteri Moavero: "Serve rapido rilascio"

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ROMA - Il peschereccio italiano 'Tramontana' di Mazara del Vallo è stato sequestrato da una motovedetta libica nel golfo della Sirte mentre, secondo le prime informazioni, si trovava nell'area insieme ad altre imbarcazioni. Secondo i racconti arrivati alle autorità, l'imbarcazione sarebbe stata abbordata da un'unità navale libica con degli uomini armati che sarebbero saliti a bordo, obbligando il motopesca a dirigersi verso il porto di Misurata.

A bordo ci sarebbero sette membri dell'equipaggio: cinque italiani e due tunisini. L'imbarcazione, di proprietà dell'armatore Giuseppe Pipitone, è stata bloccata nelle prime ore del pomeriggio. A lanciare l'allarme, l'equipaggio di un altro peschereccio che si trovava nella stessa zona dove era in corso una battuta di pesca.

La notizia del sequestro è stata annunciata da una nota della Farnesina nella quale si sottolinea che il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi ha dato "istruzioni all'ambasciatore d'Italia, Giuseppe Buccino, di adoperarsi prontamente con la massima efficacia al fine del corretto trattamento e di un rapido rilascio dei membri dell'equipaggio e dell'imbarcazione, costretta a dirigersi verso il porto di Misurata".

 "La Farnesina precisa che non sono ancora chiare le ragioni del sequestro, verosimilmente legate ad attività di pesca, in acque peraltro definite ad "alto rischio" e dunque sconsigliate da parte del Comitato Interministeriale per la Sicurezza dei Trasporti e delle Infrastrutture".

C'erano altri sette pescherecci nella zona in cui è stato sequestrato il peschereccio Tramontana della marineria di Mazara del Vallo. L'abbordaggio è avvenuto a 60 miglia a nord est da Misurata. La segnalazione è giunta attorno alle 14.30 attraverso l'armatore dell'imbarcazione Giuseppe Pipitone che è a sua volta proprietario di un altro peschereccio, il Grecale, che era in zona. Uno dei sette membri dell'equipaggio del Tramontana ha raccontato all'armatore quanto stava accadendo a bordo, parlando anche di alcune mitragliate in aria, per intimare l'alt. Il 'Tramontana' si è quindi diretto verso il porto di Misurata, scortato da una motovedetta libica. Nella zona è presente una nave della Marina Militare che sta monitorando le procedure e ha rassicurato le autorità sulle condizioni dell'equipaggio del peschereccio.

"Ci giungono notizie che il capitano Nicolò Bono e gli altri sei componenti dell'equipaggio del motopesca 'Tramontana', fermato oggi pomeriggio da unità navali libiche a circa 60 miglia a est dal porto di Misurata, stanno bene", dice il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci. "Il motopesca starebbe proseguendo la navigazione verso un porto libico con militari libici a bordo - prosegue - Ci conforta che la Farnesina stia seguendo la vicenda con grande attenzione e confidiamo che l'azione diplomatica porti al rilascio del natante e dell'equipaggio. Siamo in contatto con la Capitaneria di porto e le autorità diplomatiche".