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Ucraina - Russia, le news dalla guerra del 27 gennaio

Ucraina - Russia, le news dalla guerra del 27 gennaio
(ansa)
Il ministro della Difesa ha annunciato che la prossima settimana potrebbe nascere il nuovo decreto sugli aiuti all'Ucraina. Bombe russe su Kherson: due donne morte e cinque feriti
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Segui la diretta dall’Ucraina del 28 gennaio

La risposta russa ai tank occidentali forniti a Kiev è una pioggia di attacchi contro il Paese che uccide 11 persone e provoca altrettanti feriti, anche con i temibili missili ipersonici Kinzhal di ultima generazione, il vero segnale che Mosca lancia ad America e Europa. E mentre si discute sui tempi per l'arrivo dei carri armati a Kiev e sulla nuova richiesta di F-16, si chiude ancora una volta la porta del dialogo tra il presidente ucraino Zelensky e lo zar Vladimir Putin, che escludono entrambi un colloquio per una soluzione diplomatica al conflitto. Perché la tensione è alle stelle e il Cremlino accusa l'Occidente di essere ormai direttamente coinvolto nel conflitto. La prova sono proprio i tank a Kiev, secondo il portavoce Dmitri Peskov


La guerra in Ucraina, cosa c'è da sapere?

Dossier - Sentieri di guerra | Due anni di guerra


    Le notizie in diretta dal conflitto Ucraina-Russia

    La Lettonia fornirà la riabilitazione per 120 soldati

    Il ministero della Salute lettone ha comunicato che nel corso del 2023 fornirà servizi riabilitativi per 120 soldati ucraini. Nel corso dell'anno passato, sono stati 130 i soldati ucraini feriti durante la guerra ad essere curati nel Paese baltico. Di questi, 43 hanno ricevuto consulenza specialistica, procedure chirurgiche e misure di riabilitazione postoperatoria, mentre i rimanenti 89 sono stati sottoposti a percorsi riabilitativi.

     

    Zelensky: "Situazione nel Donetsk è estremamente grave"

    "La situazione al fronte, e in particolare nella regione di Donetsk, vicino a Bakhmut e Vuhledar, rimane estremamente grave. Gli occupanti non stanno solo prendendo d'assalto le nostre posizioni, stanno deliberatamente e metodicamente distruggendo queste città ed i villaggi intorno. Artiglieria, aviazione, missili. L'esercito russo non ha carenza di mezzi di distruzione. E può essere fermato solo con la forza". Lo ha dichiarato nel suo consueto messaggio serale il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

    Bombe russe su Kherson: due donne morte e cinque feriti

    Due donne sono rimaste uccise e almeno altri cinque civili sono rimasti feriti in un bombardamento russo sulla città di Kherson e su altre aree della regione. Lo riferisce l'ufficio del procuratore generale ucraino, riporta Unian, dando notizia di danneggiamenti alle infrastrutture civili tra cui un ospedale ed edifici residenziali.

    (reuters)

    Kiev: "La centrale di Zaporizhzhia si prepara all'export dell'elettricità in Russia"
     

    Gli occupanti russi stanno lavorando per esportare elettricità in Russia dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo denuncia su Telegram lo stato maggiore ucraino, rilanciato da Ukrainska pravda. A quanto si legge, le forze russe si stanno preparando a controllare due linee da 750 kw per pianificare lavori di ripristino in vista dell'invio di elettricità in Russia. Secondo Ukrainska Pravda i russi vorrebbero coinvolgere nei lavori 150 tecnici bielorussi.

    Parigi 2024, Zelensky contro Cio: "Neutralità russa non esiste". E li invita a visitare Bakhmut

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha puntato il dito contro il capo del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, in merito alla decisione del Cio di proseguire l'"esplorazione di un percorso" per consentire la partecipazione ai Giochi di russi e bielorussi come atleti neutrali. "Non si può che rimanere delusi dalle dichiarazioni dell'attuale capo del Comitato olimpico internazionale", ha detto Zelensky in un video messaggio, "non esiste neutralità quando è in corso una guerra. E' ovvio che qualsiasi bandiera neutrale degli atleti russi sarà macchiata di sangue". Il presidente ucraino ha poi inviato Bach a visitare Bakhmut. 

    Volodymyr Zelensky
    Volodymyr Zelensky (ansa)

     

    Ucraina, Pistorius esclude la consegna dei jet: "Fuori questione"

    Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, si è espresso contro la fornitura all'Ucraina di aerei da combattimento. Lo ha detto in un'intervista alla Suddeutsche Zeitung. "Penso che sia fuori questione", ha osservato. "Gli aerei da combattimento sono sistemi molto più complessi dei carri armati e hanno una portata e una potenza di fuoco completamente diverse. Ci avventureremmo in dimensioni dalle quali attualmente mi guarderei".

    Boris Pistorius
    Boris Pistorius (afp)

    Crosetto: "Terza Guerra mondiale se i tank russi arrivano a Kiev"

    La terza Guerra mondiale "inizierebbe nel momento in cui i carri armati russi arrivassero a Kiev, e quindi ai confini dell'Europa. Fare in modo che non sia così è l'unico modo per fermare la terza Guerra mondiale". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Il ministro ha poi aggiunto che "la prossima settimana potrebbe
    nascere il nuovo decreto sugli aiuti all'Ucraina".

    (ansa)

     

    Russia, ambasciatore lettone deve lasciare il Paese entro due settimane

    Il ministero degli Esteri russo ha reso noto di aver ordinato all'ambasciatore lettone a Mosca, Maris Riekstins, di lasciare il Paese entro due settimane. La decisione segue l'espulsione, avvenuta all'inizio di questa settimana, dell'ambasciatore russo a Riga, un provvedimento preso dalle autorità lituane in segno di solidarietà con l'Estonia. In una nota Mosca ha accusato Riga del deterioramento delle relazioni bilaterali tra i due Paesi, sottolineando che "abbassare il livello delle relazioni diplomatiche avrà delle conseguenze".

    Intelligence Estonia: "Mosca potrebbe avere missili per oltre 6 mesi di attacchi"

    L'intelligence estone ritiene che la Russia possa condurre attacchi missilistici contro l'Ucraina ancora per mesi, anche perché continua a produrre missili malgrado le sanzioni. "La nostra valutazione più ottimista è di tre-quattro mesi, o fino alla primavera, quella pessimista è che dureranno dai sei ai nove mesi", ha detto il colonnello Margo Grosberg, capo dell'intelligence militare estone, citato da European Pravda. Prima della guerra, i russi avevano "circa 2500 missili. Ne hanno usati fra la metà e due terzi", afferma Grosberg. Ma frammenti recuperati a terra dopo gli attacchi "indicano che la Russia continua a produrre missili durante la guerra oltre a quelli di cui dispone nei depositi". Secondo dati analitici, i russi sono riusciti a produrre 65 missili X-101 in sei mesi e "questo dimostra che in Russia continuano ad arrivare componenti hi-tech", continua Grosberg. A suo parere, Mosca potrebbe anche essersi procurata questi componenti prima dell'invasione. "Ma ciò significa - argomenta - che stanno producendo munizioni di alta precisione e probabilmente le produrranno per lungo tempo". Intanto Mosca ha ridotto il numero di missili usati in ogni attacco: in ottobre erano numeri a tre cifre, da novembre sono calati a due.

    Casa Bianca non conferma viaggio Biden in Europa

    La Casa Bianca non conferma le indiscrezioni relative a un viaggio del presidente Joe Biden in Europa, in occasione del primo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina. "Non ci sono viaggi presidenziali di cui discutere" al momento, ha detto il capo della comunicazione del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby.

    (reuters)

     Morawiecki, Putin sta costruendo nuovi campi a est

    "Nel giorno della liberazione del campo di sterminio tedesco di Hitler ad Auschwitz-Birkenau, ricordiamoci che Putin sta costruendo nuovi campi a Est". Lo ha dichiarato il premier polacco Mateusz Morawiecki in occasione del Giorno della Memoria. "Oggi dobbiamo schierarci fortemente e insieme contro i demoni criminali che ancora una volta stanno commettendo un genocidio nell'Europa dell'Est. Per rispetto delle vittime dell'Olocausto e per trarre saggezza da questa tragedia", ha scritto Morawiecki su Facebook. "Solidarietà e sostegno coerente all'Ucraina sono metodi efficaci per garantire che la storia non torni indietro", ha aggiunto, "il ricordo dell'Olocausto fa parte della nostra identità nazionale, della storia europea e mondiale. Una lezione, un avvertimento e un simbolo. Accettare il totalitarismo e l'imperialismo per prosperare finisce sempre allo stesso modo: il dramma di milioni di persone".

    (ansa)

     

    Casa Bianca, richiesta F-16? Contatti costanti con Kiev

    La Casa Bianca "non è sorpresa" dalla richiesta ucraina di caccia F-16 e di capacità aeree "in generale". Lo ha detto il capo della Comunicazione del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, che però ha chiarito che al momento "non ci sono annunci" da fare da parte di Washington riguardo alla fornitura di caccia. "Siamo in costanti conversazioni e discussioni con gli ucraini riguardo alle loro necessità", ha riferito.

    (ansa)

     

    Berlino replica a Mosca: "Sosteniamo Kiev, ma non siamo in guerra"

    "Noi sosteniamo l'Ucraina, ma non siamo in guerra". Così la vice portavoce del governo tedesco Christiane Hoffmann replica alle critiche di Mosca per le parole della ministra degli Esteri, Annalena Baerbock, che, nel mezzo delle tensioni interne alla Nato per la vicenda dei carri armati, aveva detto "stiamo combattendo una guerra con la Russia, non tra di noi". "La Nato e la Germania non sono parti belligeranti in questa guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina", ha aggiunto la portavoce, sottolineando che, dal punto di vista del diritto internazionale, la Germania non è parte del conflitto. Le dichiarazioni arrivano dopo che la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha chiesto all'ambasciatore tedesco in Russia di chiarire la posizione di Berlino in merito al conflitto in Ucraina, sottolineando la "contraddizione" tra le parole della ministra degli Esteri e la posizione ufficiale di Berlino.

    Ambasciatore lettone ha 2 settimane per lasciare Russia

    Mosca ha dato due settimane di tempo all'ambasciatore della Lettonia per lasciare la Russia. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri russo citato dall'agenzia Ria Novosti. La decisione è stata presa in risposta alla analoga decisione del governo di Riga di espellere l'ambasciatore russo abbassando il livello delle relazioni diplomatiche.

    Mosca: "Progressi a Ugledar, nel Donetsk"

    Le forze russe hanno consolidato il controllo di Ugledar nella regione di Donetsk, dove avanzano nel sud, e a Zaporizhzhia, ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov confermando il massiccio attacco missilistico di ieri contro siti dell'energia ucraini "usati dal settore militar industriale e del trasporto di munizioni e armi Nato". I missili, ha aggiunto, sono stati lanciati da aerei, navi e droni. "Tutti gli obiettivi sono stati colpiti", ha precisato.

    Kiev, dieci civili morti e venti feriti in ultime 24 ore

    I nuovi bombardamenti russi effettuati nelle ultime 24 ore hanno ucciso almeno dieci civili ucraini e ne hanno feriti altri venti. Lo ha reso noto l'ufficio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Sei persone sono morte nella regione di Donetsk, due a Kherson e due nella regione di Kharkiv.

    (reuters)

    Fonti Kiev: "Corani bruciati in Svezia sono operazione Mosca contro ingresso del Paese nella Nato

    Le copie del Corano bruciate dall'attivista danese-svedese di estrema destra Rasmus Paludan sono una provocazione organizzata dai servizi di Mosca per ostacolare l'ingresso della Svezia nella Nato. A dirlo è Oleksandr V. Danylyuk, capo del Centro per le Riforme della difesa, una piattaforma interdipartimentale ucraina contro le minacce ibride, che opera nella cornice della cooperazione Nato-Ucraina. La sua analisi sul sito Guidhall viene rilanciata da Ukrinform. Paludan, afferma Danylyuk, chiede al presidente turco di far entrare la Svezia nella Nato, ma in realtà le sue azioni "sono parte di un'operazione dei servizi russi". Viene usato "il principio dell'opposto, quando una persona pone pubblicamente delle richieste che sono il contrario del vero obiettivo dell'operazione", spiega, aggiungendo che questa tattica è una specialità dei servizi prima sovietici e ora russi.

    Giorno memoria: cerimonia a Auschwitz senza i russi, prima volta

    "Ancora una volta persone innocenti vengono uccise in massa in Europa. La Russia, incapace di conquistare l'Ucraina, ha deciso di distruggerla. Lo vediamo ogni giorno, anche mentre siamo qui. E quindi è difficile stare qui oggi". Nel 78esimo anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau da parte dell'Armata Rossa, il direttore del memoriale del lager nazista, Piotr Mateusz Andrzej Cywinski, ha ricordato gli orrori della guerra di ieri e di oggi in una cerimonia alla quale, per la prima volta, non sono stati invitati i rappresentanti russi. Un gruppo di sopravvissuti, al collo i fazzoletti a righe a ricordare le divise degli internati, hanno ascoltato Cywinsky che non ha usato giri di parole: "I distretti di Wola, Zamojszczyzna, Oradour, Lidice ora portano nomi diversi: Bucha, Irpin, Hostomel, Mariupol e Donietsk. Simile megalomania malata, simile brama di potere. E miti quasi identici dell'eccezionalità, della grandezza, del primato... ma scritti in russo".

    Deputato partito Zelensky in Thailandia, espulso

    Il partito del presidente Volodymyr Zelensky, Servitore del popolo, ha espulso un suo deputato, Mykola Tyshchenko, dopo che alcuni media hanno riportato che quest'ultimo è stato in viaggio in Thailandia durante la guerra, notizia che ha suscitato indignazione nel Paese. Tyshchenko, scrive il Guardian, è stato espulso dal partito dopo che il sito web dell'ambasciata ucraina in Thailandia aveva riferito di un suo incontro con membri della diaspora, secondo la portavoce del partito Yulia Paliychuk.
    Tyshchenko si è da parte sua difeso scrivendo su Facebook di essere stato in "viaggio d'affari" in Asia con l'approvazione dei leader del partito, "agendo esclusivamente nell'interesse dell'Ucraina". Il presidente del Parlamento, Ruslan Stefanchuk, ha invece dichiarato di non aver approvato alcuna trasferta del genere. Il presidente Zelensky ha avviato di recente una purga anti corruzione e quattro vice ministri sono già stati cacciati.

    Kim Yo-jong, con invio tank Usa valicano linea rossa

    La sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un ha ammonito che con l'invio di carri armati in Ucraina, Washington sta oltrepassando una "linea rossa". "Gli Stati Uniti, che hanno esposto l'intero continente europeo al grave pericolo della guerra e causato preoccupazioni grandi e piccole, stanno ora ulteriormente oltrepassando la linea rossa", ha affermato Kim Yo-jong, vicedirettore del Comitato centrale del Partito dei lavoratori di Corea, come riporta l'agenzia nordcoreana Kcna, rilanciata dalla sudcoreana Yonhap. Le parole della sorella di Kim arrivano dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di inviare 31 carri armati Abrams in Ucraina. "Dietro questo c'è la sinistra intenzione degli Stati Uniti di realizzare il proprio obiettivo egemonico espandendo ulteriormente la guerra per procura, volta a distruggere la Russia", ha aggiunto Kim Yo-jong.

    Usa impongono sanzioni a società cinese: sostegno a gruppo Wagner

    Il Tesoro Usa ha deciso l'imposizione di sanzioni nei confronti di una compagnia spaziale cinese che avrebbe fornito immagini satellitari al gruppo mercenario privato Wagner, che combatte al fianco delle forze russe in ucraina. Lo riferisce oggi la Bbc. Changsha Tianyi Space Science and Technology Research Institute è una delle 16 entità inserite nell'ultima lista di sanzioni emessa dal dipartimento al tesoro. La compagnia è conosciuta anche come Spacety China ha uffici a Pechino e in Lussemburgo. La colpa della compagnia cinese sarebbe quella di aver fornito a terra tech, un gruppo russo, immagini Sar (synthetic aperture radar) di siti in ucraina. "Tali immagini sono state ottenute per consentire a wagner di effettuare operazioni di combattimenti in ucraina", si legge nel comunicato diffuso dal dipartimento. Le sanzioni sono state imposte anche alla controllata lussemburghese di spacety.

    Giorno memoria: Zelenska, tutti i tiranni saranno fermati

    "La Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto ricorda che tutti i tiranni saranno fermati e puniti e che qualsiasi cosa costruita sull'odio non reggerà". Come riportato da Ukrinform, lo afferma in un post la moglie del Presidente ucraino, Olena Zelenska, su Telegram . "Cenere, intere stanze piene di cenere. Quello che restava di centinaia di migliaia di persone torturate e uccise. E quei prigionieri, che i soldati del primo fronte ucraino trovarono vivi, non potevano credere di essere stati liberati. Era il 27 gennaio del 1945. È così che l'umanità ha appreso di Auschwitz, il più grande dei campi di concentramento nazisti. Più di un milione di persone furono torturate qui, la maggior parte delle quali ebree, perché il regime nazista voleva sterminare intere nazioni. Sappiamo di questo crimine perché è stato fermato, documentato e condannato. E ora ricordiamo", ha scritto Zelenska in un post sotto una foto del Memoriale dell'Olocausto. "È una data indicibilmente difficile. Ma è quella che ci porta la speranza nei giorni difficili di oggi. Adesso che l'aggressore cerca di sterminare gli ucraini. Il 27 gennaio ci ricorda che tutti i tiranni saranno fermati e puniti. Tutto ciò che è costruito sull'odio e sulla morte non resisterà. Mentre le persone, la memoria, il sacrificio, l'amore non possono essere distrutti. Chi ricorda la storia è sempre più forte.
    Ricordiamocelo", ha detto la moglie del presidente

    (fotogramma)

    Ue: registrati 65mila crimini guerra

    Finora, nel contesto della guerra in Ucraina, "sono stati riportati circa 65 mila episodi di presunti crimini internazionali e 14 Stati membri hanno aperto indagini sui crimini internazionali compiuti in Ucraina" e "questi numeri dimostrano che ci troviamo davanti al più alto numero di crimini di guerra mai documentati". Lo ha dichiarato il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue informale Giustizia a Stoccolma.

    (reuters)

     Spagna, alleati invieranno tank Leopard in primavera

    Gli alleati dell'Ucraina invieranno a Kiev i carri armati Leopard "in modo coordinato", in primavera. Lo ha annunuciato la ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, specificando che nel frattempo si procederà con la manutenzione dei veicoli e l'addestramento dei soldati ucraini. Lo riporta El Mundo, riferendo le dichiarazioni della ministra durante la sua visita in Lettonia. Robles ha confermato che la Spagna fornirà alcuni Leopard all'Ucraina "in coordinamento" con il resto dei Paesi alleati, anche se non ha specificato il numero che il governo sta valutando. Come ha spiegato la stessa ministra, la previsione è di procedere con le forniture "in modo coordinato" in primavera.

    (reuters)

    Mosca, pronta a organizzare incontro con Armenia e Azerbaigian

    "La parte russa conferma la sua disponibilità a organizzare negoziati tra i ministri degli Esteri di Azerbaigian e Armenia a Mosca sotto gli auspici di Sergei Lavrov", lo ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, come riporta l'agenzia Tass. "Ne abbiamo informato sia Baku che Yerevan e ne abbiamo parlato pubblicamente. Riteniamo che le complicazioni che sorgono periodicamente sul terreno non debbano diventare un ostacolo, una ragione per una sorta di 'congelamento' del processo negoziale", ha osservato Zakharova.

    Sanremo: Calenda,noi con Kiev, ma errore messaggio Zelensky

    "Ci sono pochi dubbi sulla nostra linea di sostegno all'Ucraina. Ritengo tuttavia un errore combinare un evento musicale con il messaggio del Presidente di un paese in guerra". Lo scrive su Twitter il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda in merito all'intervento di Zelensky al Festiva di Sanremo.

    (fotogramma)

    Djokovic, mio padre non sostiene alcun tipo di guerra

    "È un peccato che ci sia stata un'interpretazione errata. Mio padre, come ha spiegato, andava a salutare i miei tifosi dopo ogni partita, per ringraziarli e fare foto con loro. Tutto è iniziato con una cattiva traduzione delle sue parole da parte di alcuni media. Non c'era alcuna intenzione di sostenere alcun tipo di guerra". Così il campione serbo Novak Djokovic in merito alla polemica che ha coinvolto suo padre Srdjan che ha deciso di non assistere alla semifinale degli Australian Open dopo che l'ambasciatore ucraino in Australia aveva chiesto la cancellazione del suo accredito per essersi fatto fotografare con alcuni tifosi filo-russi con la lettera-simbolo Z. "La nostra famiglia ha attraversato gli orrori della guerra e tutto ciò che vogliamo è la pace", aveva scritto Srdjan Djokovic, replicando alle polemiche.

    (afp)

    Sanremo: Conte, Zelensky non necessario in contesto così leggero

     "Io sono stato molto contento quando il presidente Fico ha assunto l'iniziativa di invitare il presidente Zelensky a confrontarsi al Parlamento italiano. Non credo francamente, invece, che sia così necessario avere il presidente Zelensky in un contesto così leggero come quello di Sanremo". Così il presidente del M5S Giuseppe Conte al termine dell'incontro sulle riforme con il ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati.

     

     

    Russia: "Poliziotto critica la guerra, 8 anni in contumacia"

    Un maggiore di polizia in pensione è stato condannato in contumacia a otto anni di reclusione da un tribunale di Mosca per essersi espresso contro "la guerra in Ucraina" in alcuni post pubblicati su internet: lo riporta Novaya Gazeta Europa, che cita a sua volta quanto riferito dall'avvocato all'ong per la difesa dei diritti umani Setevye Svobody. L'ufficiale, Oleg Kashintsev, è stato condannato sulla base della nuova legge che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere ritenute "false" dalle autorità russe, che dall'inizio del conflitto in Ucraina hanno inasprito la censura contro il dissenso. Le accuse contro il maggiore sono ritenute di evidente matrice politica, e per questo l'Interpol si è rifiutata di collaborare con le forze di polizia russe. Kashintsev sarebbe stato condannato per aver dichiarato che l'esercito russo sta conducendo "una guerra" in Ucraina (le autorità russe esigono che si parli di "operazione militare speciale"), che l'obiettivo di Mosca è quello di impadronirsi di territori ucraini e che alcuni soldati russi sono sospettati di crimini e atrocità.

    Orban: "Ungheria non è in guerra con nessuno"

    Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha anticipato che porrà il veto a sanzioni dell'Unione europea contro il settore del nucleare russo e ha anche precisato che l'invio di carri armati, da parte dei Paesi Occidentali, implica la loro "partecipazione diretta" alla guerra. Kiev sta esercitando pressioni sugli alleati per l'introduzione di sanzioni contro Rosatom, l'agenzia per l'energia nucleare russa coinvolta nello sforzo di riarmo russo. Orban ha anche indicato la guerra come la ragione dell'aumento dell'inflazione. "Per noi l'Ungheria viene prima di tutto, per questo non siamo in guerra con nessuno. E' interesse del Paese è rimanere fuori dalla guerra. Non bisogna internazionalizzarla. Il nostro governo sta adottando misure per impedire che l'Ungheria sia coinvolta nella guerra", ha dichiarato.

     

    Mosca blocca siti Cia e Fbi, "diffondono fake news"

    Le autorità russe hanno bloccato i siti della Cia e dell'Fbi, accusando le due agenzie statunitensi di diffondere informazioni false. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass, citando l'ente statale russo che regola i media, Roskomnadzor. "Roskomnadzor ha limitato l'accesso a una serie di risorse appartenenti a strutture statali di Paesi ostili perchè diffondevano materiale volto a destabilizzare la situazione sociale e politica in Russia", ha spiegato l'ente regolatore in una nota. Secondo Mosca, i siti di Fbi e Cia hanno pubblicato materiale e informazioni imprecise che screditavano le forze armate russe. Per ora, non sono arrivati commenti da Washington o dall'ambasciata Usa a Mosca. La Russia ha reso un reato penale screditare le forze armate, il reato è punibile con pene fino a cinque anni di reclusione.

    Mosca avverte nuovo ambasciatore Usa, "no interferenze"   

    Il ministero degli Esteri russo ha raccomandato al nuovo ambasciatore americano a Mosca, Lynne Tracy, di non interferire negli affari del Paese. Lo riporta l'agenzia Ria Novosti. La portavoce del dicastero, Maria Zakharova, ha inoltre affermato che con Tracy "non miglioreranno le relazioni fra i due Paesi". Tracy è arrivata nella capitale russa ieri. L'ambasciata Usa ha pubblicato su Twitter una sua foto accanto a un Suv Chevrolet nero blindato con la bandierina statunitense attaccata al cofano. "Siamo stati chiari sul nostro desiderio di mantenere canali di comunicazione aperti con la Russia", ha detto martedì il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, aggiungendo che questi canali sono utilizzati "per comunicare dove siamo su questioni che sono della massima priorità per noi", compresi i cittadini americani detenuti ingiustamente e i costi dell'escalation russa. Price ha osservato che l'ambasciata americana a Mosca è "sotto costrizione a causa della pressione e delle limitazioni che il Cremlino le ha imposto", ma gli Stati Uniti sono anche in grado di comunicare con l'ambasciata russa negli Stati Uniti.

    Giappone blocca l'export verso la Russia di vaccini e farmaci

    Il Giappone ha annunciato oggi una serie di blocchi alle esportazioni verso la Russia. Tra i beni che non potranno essere inviati ci sono anche i vaccini, farmaci, oltre che materiali radioattivi. Lo si apprende da una comunicazione pubblicata oggi sul sito internet del ministero dell'Economia, Commercio e Industria. "In relazione alla situazione ucraina, come contributo agli sforzi internazionali per stabilire la pace e risolvere il conflitto, il governo giapponese ha deciso di imporre un divieto di esportare verso la Russia di beni che possano rafforzare la capacità militare", si legge nella comiunicazione. "Le misure - continua - avranno effetto a partire dal 3 febbraio". Sempre oggi il ministero degli Esteri giapponese ha annunciato il blocco dei beni di 22 individui e tre compagnie, oltre che il blocco di materiali che possano avere un uso duale, civile e militare.

    Commissione Ue a Kiev il 2 febbraio

    Il collegio dei commissari europei incontrerà il prossimo 2 febbraio il governo ucraino a Kiev. Lo annuncia la Commissione Europea. La presidente Ursula von der Leyen e diversi membri del collegio, tra cui i vicepresidenti Valdis Dombrovskis, Margrethe Vestager, Margaritis Schinas e il commissario Paolo Gentiloni avranno incontri bilaterali con membri del governo ucraino.

    Ue, Meduza "indesiderata" prova Russia azzera società civile

    Il fatto che la Russia abbia dichiarato "indesiderata" la testata online indipendente Meduza "è solo un altro passo e un altro esempio di come il regime del Cremlino stia distruggendo il panorama della società civile, delle voci critiche indipendenti e dei media indipendenti". Lo ha detto il portavoce del servizio di azione esterna dell'Ue Peter Stano nel corso del briefing quotidiano con la stampa. "Quando si tratta di voci indipendenti in Russia e fuori dalla Russia che raggiungono il pubblico russo - ha aggiunto Stano -, naturalmente uno dei filoni su cui stiamo lavorando è proprio quello di sostenere il lavoro dei media indipendenti, della società civile, dei difensori dei diritti umani, in modo che le persone in Russia possano ancora ottenere informazioni su ciò che sta accadendo e informazioni che non sono censurate, che non sono manipolate e che riflettono lo sviluppo oggettivo" dei fatti.

    Unhcr: Russia viola principi protezione bambini in Ucraina

    La Russia sta violando i "principi fondamentali della protezione dell'infanzia" in tempo di guerra dando ai bambini ucraini passaporti russi e mettendoli in adozione, ha detto l'alto commissario dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) Filippo Grandi in un'intervista rilasciata alla Reuters. Parlando agli uffici dell'UNHCR a Kiev dopo un tour di sei giorni nel Paese, Grandi ha detto che il presidente dell'Ucraina ha chiesto alla sua agenzia di "fare di più" per aiutare i bambini delle regioni occupate a cui sta accadendo. "Dare loro la nazionalità (russa) o farli adottare va contro i principi fondamentali della protezione dei bambini in situazioni di guerra. E' qualcosa che sta accadendo in Russia e non deve accadere", ha aggiunto. Il capo dell'UNHCR ha affermato che più rifugiati potrebbero tornare in Ucraina nella stagione calda, come è accaduto nel 2022 quando l'agenzia ha osservato "centinaia di migliaia" di rimpatriati alla fine dell'estate, sebbene tale movimento sia stato interrotto dall'inizio dell'inverno.
    L'inverno tipicamente gelido dell'Ucraina è stato reso ancora più rigido quest'anno dalla campagna di attacchi missilistici della Russia contro le infrastrutture energetiche del suo vicino, che ha portato a interruzioni di elettricità, acqua e calore nelle principali città.

    (reuters)

    Ue proroga di sei mesi sanzioni contro Mosca

    Il Consiglio dell'Ue ha deciso oggi di prorogare di sei mesi, fino al 31 luglio 2023, le misure restrittive riguardanti settori specifici dell'economia della Federazione russa.
    "Queste sanzioni, introdotte per la prima volta nel 2014 in risposta alle azioni della Russia che destabilizzavano la situazione in Ucraina, sono state notevolmente ampliate dal febbraio 2022, alla luce dell'aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia contro l'Ucraina", scrive il Consiglio in una nota, "attualmente consistono in un ampio spettro di misure settoriali, comprese le restrizioni al commercio, alla finanza, alla tecnologia e ai beni a duplice uso, all'industria, ai trasporti e ai beni di lusso.
    Riguardano anche il divieto di importazione o trasferimento di petrolio greggio trasportato via mare e di alcuni prodotti petroliferi dalla Russia all'Ue, la rimozione dallo Swift di diverse banche russe e la sospensione delle attività di trasmissione e delle licenze di diversi canali di disinformazione sostenuti dal Cremlino".

     

    Cremlino, Trump ha ragione, i tank aggravano l'escalation

    L'ex presidente americano Donald Trump in un certo senso ha ragione quando, riferendosi alle forniture di carri armati occidentali, afferma che "prima arrivano i tank, poi le testate nucleari". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Si può concordare con queste parole, nel senso che c'è un'escalation delle tensioni", ha sottolineato Peskov, citato da Interfax. "E questa escalation - ha aggiunto - è provocata tra le altre cose dalle decisioni prese in primo luogo a Washington e, sotto le pressioni di Washington, nelle capitali europee. Mi riferisco alle consegne di armi e tank, a questo e a quello". 

    (afp)

    Mosca, confronto con Nato è in aumento

    "I cittadini dei paesi della Nato dovrebbero sapere che il loro blocco è completamente coinvolto nel confronto con il nostro Paese, e questo confronto è in aumento". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Lo riporta Ria Novosti. Quanto all'ultimo incontro del formato Ramstein "testimonia inequivocabilmente la completa irresponsabilità dell'Occidente e il desiderio di un'ulteriore escalation del conflitto".

    Portavoce di Scholz ribadisce il no ai caccia a Kiev

    "Il cancelliere tedesco ha già detto nel Bundestag molto chiaramente che fin dall'inizio si è spiegato che i caccia non sono in gioco". Lo ha detto la portavoce di Olaf Scholz, Christiane Hoffmann, rispondendo a una domanda alla conferenza stampa di governo a Berlino, sul dibattito aperto sull'ipotesi che i partner Nato forniscano anche caccia all'Ucraina, dopo i tank.

    Kiev, dall'inizio della guerra Mosca ha perso 125mila soldati

    Dall'inizio del conflitto la Russia "ha perso quasi 125.000 soldati in Ucraina". Lo sottolinea lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina sul suo account Facebook, secondo quqnato riporta l'agenzia Unian. In particolare "le perdite totali in combattimento del personale nemico dal 24 febbraio 2022 al 27 gennaio 2023 sono state di circa 124.710 unità". Sempre da inizio del conflitto, secondo la stessa fonte, sono stati distrutti, tra l'altro, "3.182 carri armati del nemico, 6.340 veicoli corazzati da combattimento, 2.180 sistemi di artiglieria oltre ai mezzi di difesa area (221), 292 aerei, 283 elicotteri, 1.941 Uav (droni, ndr) operativi-tattici e 796 missili da crociera".

    (reuters)

    Russia: governo, oggetti confiscati si possano dare a Difesa

    Il governo russo ha presentato alla Duma una proposta di legge che prevede la possibilità di assegnare al ministero della Difesa e a quello delle Situazioni di Emergenza gli oggetti confiscati dalle autorità invece di distruggerli. Lo riporta la testata online Meduza precisando che, secondo la legge attuale, solo le autorità doganali possono assegnare i beni confiscati e i beneficiari possono essere solo enti sanitari, di istruzione o di assistenza sociale.

    Orban, sostenitori Kiev sono scivolati nella guerra

    I Paesi occidentali che stanno fornendo armi e denaro per assistere l'Ucraina nella sua guerra contro la Russia sono già "scivolati" verso una partecipazione attiva al conflitto. Lo ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban, durante un'intervista alla radio di Stato. Piuttosto che armare l'Ucraina, l'Occidente dovrebbe perseguire "un cessate il fuoco e colloqui di pace", ha detto Orban.  "È iniziato tutto con i tedeschi che si sono detti disposti a inviare elmetti, perché non avrebbero inviato strumenti letali in guerra, in quanto ciò avrebbe significato partecipare alla guerra stessa. È da qui che siamo partiti", ha aggiunto Orban, "ora siamo ai carri armati e si parla già di aerei".

    Cremlino, "Usa demonizzano gruppo mercenari Wagner"

    Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha affermato che Washington "demonizza" il gruppo di mercenari Wagner con dichiarazioni "prive di fondamento". Lo riporta la Tass. Il gruppo di mercenari filo-Cremlino Wagner è accusato di crimini di guerra e atrocità e ieri gli Usa hanno imposto sanzioni alla compagnia militare definendola "una significativa organizzazione criminale transnazionale". Secondo la Gran Bretagna, il gruppo Wagner avrebbe schierato 50.000 mercenari in Ucraina.

     

    Media, Putin prepara nuova offensiva per febbraio o marzo

    Il presidente russo Vladimir Putin sta preparando una nuova offensiva in Ucraina. È quanto riferisce Bloomberg, citando alcune "persone vicine al Cremlino". La nuova offensiva potrebbe iniziare già a febbraio o marzo, dicono le fonti. Secondo "funzionari, consiglieri e altri conoscitori della situazione", sempre citati da Bloomberg, "il Cremlino intende dimostrare che le sue forze sono in grado di riprendere l'iniziativa dopo mesi di perdita di terreno, facendo pressione su Kiev e sui suoi sostenitori affinché accettino una sorta di tregua che lasci alla Russia il controllo del territorio che ora occupa".

    (agf)

    Kiev, caccia F-16 presto nei nostri cieli

    Il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino, Oleksiy Danilov, ha lasciato intendere che i partner internazionali forniranno all'Ucraina un caccia leggero multiruolo F-16. Danilov ha pubblicato un video del velivolo con le sue caratteristiche tecniche su Facebook scrivendo: "Presto nei cieli dell'Ucraina". Zelensky, dopo l'ok all'invio di carri armati, aveva fatto espressa richiesta agli alleati occidentali di fornire aerei militari.

    La Russia impone l'ora di Mosca nelle regioni ucraine annesse

    La Russia impone l'ora di Mosca nelle quattro regioni dell'Ucraina annesse lo scorso settembre. Il fuso orario a Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk non sarà più "a breve" quello di Kiev, ma quello di Mosca (un'ora in più). Lo ha reso noto il ministero dell'Industria e del commercio: "passo dopo passo la sincronizzazione con le norme russe prosegue, dopo l'annessione".

    (reuters)

     

    Trump: "Accordo di pace in 24 ore se fossi presidente"

    Donald Trump è convinto che potrebbe risolvere la guerra in Ucraina in 24 ore, se fosse presidente. L'ex inquilino della Casa Bianca ha esternato sul suo Truth Social assicurando che se fosse stato ancora in carica al momento del suo inizio "la guerra tra Russia e Ucraina non sarebbe mai avvenuta". Ma anche ora, "se lo fossi, potrei portare ad un accordo per porvi fine, tempo 24 ore". Trump aveva anche lamentato l'invio di carri da combattimento in Ucraina , una scelta, aveva detto, che rischia di "accrescere le ostilità"."Prima i tank poi verranno le armi nucleari", ha affermato, in un messaggio in cui chiedeva al suo successore, Joe Biden, di mettere fine a "questa guerra folle".

    Putin accusa i "neonazisti in Ucraina" di commettere crimini contro i civili

    Vladimir Putin ha accusato "i neonazisti in Ucraina" di commettere crimini contro i civili. Una retorica che il presidente russo usa regolarmente per giustificare la sua offensiva militare. "Dimenticare le lezioni della storia porta al ripetersi di terribili tragedie. La prova è data dai crimini contro i civili, dalla pulizia etnica e dalle azioni punitive organizzate dai neonazisti in Ucraina", ha scritto Putin in un telegramma in occasione della Giornata della Memoria, come riporta Ria Novosti. "È contro questo male che i nostri soldati stanno coraggiosamente combattendo" in Ucraina, ha aggiunto.

    Media, Biden valuta viaggio in Europa per anniversario guerra

    Il presidente americano Joe Biden sta prendendo in considerazione un viaggio in Europa il mese prossimo in concomitanza con il primo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina. Lo riporta la Nbc citando tre fonti informate. Sarebbero allo studio più località fra cui la Polonia. L'obiettivo - del viaggio spiegano le fonti - sarebbe quello di riaffermare la solidarietà degli Stati Uniti con il popolo ucraino mentre il conflitto entra in una nuova fase.

    Mosca chiede chiarimenti su frase Baerbock "guerra contro la Russia"

    La frase pronunciata dalla ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock martedì scorso durante il suo intervento al Consiglio d'Europa, "stiamo combattendo una guerra contro la Russia e non l'uno contro l'altro", è stata duramente criticata dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Secondo Zakharova le parole di Baerbock sono "contraddittorie" perché, da un lato, la ministra parla di "guerra contro la Russia" e, dall'altro, afferma che "fornire sostegno a Kiev non rende la Germania una parte il conflitto in Ucraina". "Capiscono di cosa stanno parlando? La ministra degli Esteri tedesca afferma che il suo Paese, insieme ad altri Paesi, è in guerra con la Russia. Lo stesso ministero non considera il proprio Paese parte del conflitto", ha scritto Zakharova su Telegram, chiedendo un chiarimento da parte dell'ambasciatore tedesco in Russia. Il ministero degli Esteri tedesco è intervenuto ieri per chiarire le dichiarazioni di Baerbock, specificando che la ministra non ha inteso dire che Berlino fosse una parte in guerra contro la Russia. La frase di Baerbock, ha spiegato il ministero, era un appello all'unità in Europa.

    (reuters)

    Cremlino: "Biden ha la chiave per porre fine al conflitto, ma non è disposto a usarla"

    Il Cremlino ha dichiarato che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha la chiave per porre fine al conflitto in Ucraina dirigendo Kiev, ma che Washington non è stata finora disposta a usarla. "Ora vediamo che l'attuale leader della Casa Bianca... non vuole usare questa chiave. Al contrario, sceglie la strada di pompare ulteriormente armi in Ucraina", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

    (ansa)

    Giorno Memoria: Zelensky, salvare quelli che odio vuole distruggere

    "Oggi, come sempre, l'Ucraina onora la memoria di milioni di vittime dell'Olocausto". Lo scrive Zelensky in un messaggio via Telegram in occasione della Giornata della Memoria. "Sappiamo e ricordiamo che l'indifferenza uccide insieme all'odio", si legge nel messaggio, "l'indifferenza e l'odio sono sempre e solo capaci di creare il male insieme". Per questo Zelensky sottolinea che "è importante che tutti coloro che hanno a cuore la vita mostrino determinazione quando si tratta di salvare coloro che l'odio cerca di distruggere".

    Orban, "non permetteremo sanzioni contro nucleare russo"

    Nuovo affondo del premier ungherese, Viktor Orban, contro la politica delle sanzioni messa in campo dall'Ue contro la Russia. Nella consueta intervista a Kossuth Radio, Orban ha annunciato il veto di Budapest ad eventuali misure restrittive sull'energia nucleare russa. "Non permetteremo che venga attuato il piano di includere l'energia nucleare nelle sanzioni" ha spiegato. Su tali misure "va ovviamente posto il veto. Questo è fuori questione"

    Polonia invierà 14 Leopard 2 e altri 60 tank

    La Polonia invierà 60 carri armati PT-91 Twardy in Ucraina insieme ai 14 Leopard 2 precedentemente promessi. Lo ha annunciato il capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina, Andriy Yermak. "La Polonia invierà 60 carri armati PT-91 Twardy in Ucraina insieme ai 14 carri armati Leopard 2 precedentemente annunciati", ha scritto sul suo canale Telegram. Varsavia ha già inviato più di 200 carri armati T-72 a Kiev.

    Attacchi nella regione di Donetsk: 2 morti e un ferito

    Attacchi russi nella notte nella regione di Donetsk. Bombe sulla cittadina di Vuhledar hanno colpito 7 case e 2 scuole, due persone sono state uccise e una ferita a Bohoyavlennka. Lo riferisce il governatore della regione Pavlo Kyrylenko via Telegram. "Una persona è stata ferita e una casa è stata danneggiata a Bakhmut", si legge nel messaggio. Edifici danneggiati anche a  Lysychansk e a Katerynivka. Kyrylenko definisce la notte nei villaggi intorno a Soledar "rumorosa".

    Calenda: "Un errore combinare un evento musicale con il messaggio del Presidente di un paese in guerra"

    Per Carlo Calenda è "un errore combinare un evento musicale con il messaggio del Presidente di un paese in guerra". Così il leader di Azione in un tweet a proposito di Zelensky a Sanremo.

    Cuperlo su Zelensky a Sanremo: "Non confondiamo tragedia con audience"

    Anche Gianni Cuperlo è contrario alla partecipazione del presidente ucraino a Sanremo: "La Rai mandi un messaggio del presidente alle 20:30 a reti unificate. Non confondiamo tragedia con audience".

    (ansa)

    Sondaggio, 75% cittadini orgoglioso del Paese

    Il 75% degli ucraini si sente orgoglioso del suo Paese: è quanto emerge dal 19mo sondaggio nazionale, presentato oggi dal direttore del Rating Sociological Group, Oleksiy Antypovych. Lo riporta Ukrinform. L'anno scorso, ha ricordato Antypovych, "solo un terzo si sentiva orgoglioso", mentre nel 2021 la prima risposta quando si pensava all'Ucraina era "tristezza". "Attualmente, non c'è nulla di simile - ha proseguito -. In altre parole, la guerra ha portato la società a questo stato non da uno stato passivo, ma addirittura da uno stato di depressione nel suo atteggiamento". Antypovych ha sottolineato che un maggior numero di ucraini non si vergogna più quando pensano al loro Paese: "Solo un anno fa, una persona su cinque diceva di vergognarsi dello Stato, mentre oggi è solo il 2%", ha affermato. Oggi, inoltre, non ci sono persone indifferenti allo Stato, mentre nel 2021 erano il 5%.

     

    Kiev: "Polonia ci invierà altri 60 carri armati oltre ai Leopard"
     

    "La Polonia invierà all'Ucraina 60 carri armati PT-91 Twardy, oltre ai 14 Leopard 2 annunciati in precedenza". Lo ha annunciato via Telegram il capo dell'ufficio di presidenza ucraino, Andriy Yermak.

    Un tank ucraino non lontano da Bakhmut
    Un tank ucraino non lontano da Bakhmut (afp)

     

    007 Gb: "Esercito russo dice falso su progressi offensiva"
     

    "Esiste la possibilità concreta che le fonti militari russe stiano deliberatamente diffondendo informazioni errate nel tentativo di far credere che l'operazione russa stia mantenendo lo slancio". È quanto afferma il report quotidiano del  ministero della Difesa britannico. "Negli ultimi sei giorni, i commentatori russi online hanno affermato che le forze russe hanno compiuto progressi significativi, sfondando le difese ucraine in due aree: nell'Oblast di Zaporizhzhia, vicino a Orikiv, e a 100 km a est, nell'Oblast di Donetsk, vicino a Vuhledar", si legge nel report, "le unità russe hanno probabilmente condotto attacchi locali di sondaggio nei pressi di Orikiv e Vuhledar, ma è altamente improbabile che la Russia abbia effettivamente compiuto progressi sostanziali".

     

    Aiea: "Ieri potenti esplosioni vicino centrale Zaporizhzhia"

    Gli osservatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) hanno riferito di potenti esplosioni vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai russi durante il massiccio attacco missilistico sferrato ieri dalle forze di Mosca contro l'Ucraina: lo ha reso noto il direttore generale dell'agenzia dell'Onu, Rafael Grossi, come riporta il Guardian. Da parte sua, Renat Karchaa, consigliere dell'agenzia russa che gestisce le centrali nucleari del Paese - la Rosenergoatom - ha detto che le affermazioni di Grossi sono infondate, definendole una "provocazione".

    Il padre di Djokavic non assistera a semifinale Astralian Open dopo appello di Kiev

    Srdjan Djokovic non assisterà alla semifinale degli Australian Open nella quale suo figlio Novak è impegnato contro lo statunitense Tommy Paul. Lo ha annunciato il padre del campione serbo a poche ore dall'inizio del match. La decisione di non assistere alla partita fa seguito alle polemiche nate dopo che l'uomo è stato filmato in compagnia di alcuni tifosi che sventolavano vessilli filo-russi. "La mia famiglia ha vissuto l'orrore della guerra e desideriamo solo la pace", ha detto Srdjan Djokovic, aggiungendo: "Non avevo intenzione di causare tali titoli o turbolenze. Guarderò la partita da casa".

    Il governatore del Donetsk: "Situazione peggiora in Donbass, i russi fanno terra bruciata"
     

    Lungo l'intera linea del fronte nella regione di Donetsk c'è un significativo aggravamento della situazione. Lo dichiara - come riporta l'agenzia Unian - il governatore dell'Oblast di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, sostenendo che a causa della mancanza di successi sul campo di battaglia gli occupanti russi hanno intensificato il bombardamento degli insediamenti. "La situazione è peggiorata in modo significativo - ha detto - dal sud al centro della regione. La parte più calda era e rimane la direzione Bakhmut, tuttavia ora c'è un inasprimento dei combattimenti anche ad Avdiivka".
    "I russi - ha aggiunto - non riescono a sfondare la nostra linea di difesa nel Donbass. Il nemico subisce perdite significative di personale e veicoli corazzati. Per questo ricorre ancora una volta alla tattica della 'terra bruciata', bombardando intensamente gli insediamenti e le comunità adiacenti alla linea del fronte con lanciarazzi e artiglieria". In particolare sono finiti sotto il fuoco i distretti di Avdiivka, Vugledar, Toretsk

    Australian Open, Ucraina chiede bandire il padre Djokovic per foto filo-Putin

    L'ambasciatore dell'Ucraina a Canberra ha chiesto agli organizzatori dell'Australian Open di ritirare l'accredito del padre del tennista serbo Novak Djokovic, filmato insieme con i tifosi che sventolavano bandiere e simboli filo-russi. "Dovrebbe essere ritirato il suo accredito. Spetta a Novak e al suo team farsene carico e risolvere la questione", ha spiegato l'ambasciatore Vasyl Myroshnychenko.