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Manovra, Iv chiede la cancellazione delle tasse su plastica, zucchero e auto aziendali. Fumata nera al vertice di maggioranza

Il premier sulla durata del governo: "Andiamo avanti. Renzi pessimista cosmico". Si affaccia l'ipotesi di rinviare al 2021 la plastic e la sugar tax. Intesa nella coalizione su emendamenti per i precari della ricerca e sui fondi agli enti locali. Dal cdm via libera alla riforma del processo civile
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UNA serata intensa al consiglio dei Ministri, con il governo preso dalle tensioni della maggioranza. Al termine del Cdm, è Conte a parlare in conferenza stampa e inizia dalla giustizia: "La riforma del processo civile punta ad una garanzia di maggior efficienza, e quindi di un clima più favorevole agli investimenti e alla business community. L'obiettivo quindi è garantire un servizio della giustizia civile ancora più efficiente e di attrarre più investitori" ha detto il premier. Gli fa eco il ministro Bonafede: "Ora procedura civile con meno norme, l'obiettivo è dimezzare i tempi", annuncia. Ma Conte parla anche del tema più scottante dell'incontro, la manovra: "Non accettiamo e non ci rassegniamo a che si parli di una manovra delle tasse, siamo impegnati a migliorarla, c'è convergenza", ha detto, e ha poi riservato un commento al leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che aveva parlato di scarsa tenuta dell'esecutivo. "Tranquilli, il governo va avanti, Renzi è un pessimista cosmico", ha detto Conte.


La giornata. Mentre guadagna un rinvio sul fondo salva-Stati e una schiarita sulla prescrizione, è costretto a una nuova resa dei conti sulla manovra. Con un vertice di maggioranza che finisce con un rinvio a domani, quando si terrà un nuovo incontro. Secondo indiscrezioni, si pensa ad un rinvio al 2021 della plastic e sugar tax. Mentre sulle auto aziendali sarebbe ormai previsto un gettito zero. Mentre Palazzo Chigi fa sapere: "Siamo tutti d'accordo che va fatto un ulteriore sforzo per ridurre la tassazione". E per verificare le possibili coperture si rivolge a Mef e Ragioneria.

La tensione comincia in mattinata con la notizia che Italia Viva presenterà un sub emendamento totalmente abrogativo della tassa sulla plastica e di quella sulle auto aziendali. Dunque il compromesso che era stato raggiunto - rispetto alla versione iniziale delle due tasse - non basta al partito di Renzi. Italia Viva inoltre conferma il suo emendamento abrogativo della sugar tax.


Iv ha posto il tema anche nel corso delle riunioni in Senato, fino ad abbandonare i lavori, e ha chiesto un incontro con il governo. Certo, con l'abolizione totale delle tre tasse, si aprirebbe un nuovo buco nelle coperture. Già gli sconti introdotti in precedenza avevano provocato un mancato introito pari a 1,7 miliardi che il governo ha provato a recuperare con la tassa sui concessionari e con un taglio ai trasferimenti alle Ferrovie per 460 milioni. Ecco dunque l'urgenza di convocare subito un vertice di maggioranza.

Così alle 17 è cominciato un vertice a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, di rientro da Bruxelles dove ha trovato un difficile compromesso sul Mes. E poi il ministro dello Sviluppo economico M5S Stefano Patuanelli, il capogruppo Iv al Senato Davide Faraone, la ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova, il responsabile economico di Italia Viva Marattin, il sottosegretario Maria Cecilia Guerra per Leu, il viceministro dell'Economia dem Antonio Misiani. "Sì sì, ci mettiamo d'accordo", ha detto entrando a Palazzo Chigi il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà. Ma non è andata così, almeno per oggi.

Dopo la notizia del vertice, Italia Viva è tornata al tavolo della manovra in commissione Bilancio al Senato. Ma la senatrice di Iv, Donatella Conzatti, ha spiegato che i lavori proseguivano sugli emendamenti parlamentari e non sui 'temi caldi': auto aziendali, plastic e sugar tax. Intanto Matteo Renzi è andato all'attacco su Facebook: "Le tasse contro la plastica e lo zucchero 'funzionano' mediaticamente per i populisti. Ma sono un autogol per le aziende del settore. E fanno licenziare 5.000 persone".

Ma anche i 5Stelle tornano in pressing sulla manovra. Ripropongono gli incentivi per chi acquista i motoairbag (norma saltata dal decreto fiscale) per un massimo di 500 euro: detrazioni fino al 50 per cento. E chiedono di equiparare gli stipendi dei vigili del fuoco a quelli delle forze dell'ordine.

Pd e M5s intanto in Senato hanno firmato insieme un emendamento per proseguire con la stabilizzazione dei precari della ricerca. Intesa nella maggioranza anche per introdurre in manovra un pacchetto di modifiche per gli enti locali, dalle semplificazioni per l'assunzione di personale di Comuni e Province fino al fondo di garanzia per i debiti commerciali. Per il resto, tutto è rinviato a domani. "Stiamo lavorando, fiducia nella maggioranza", recita una nota di Italia Viva.




 
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