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Hollywood, la mecca del crimine. Sulle tracce di amori e misfatti, da Chaplin a Marilyn Monroe

Los Angeles e il lato oscuro del cinema. Locali e hotel dove si consumarono trame segrete. E quei bassifondi in cui Scorsese ha girato 'The Aviator'
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LOS ANGELES - Basta chiederlo a Paul Thomas Anderson, il regista di Vizio di forma, perché Los Angeles sia da sempre la città del noir: "Sono californiano doc, nato a L.A. nel 1970, in piena era crimini e misfatti. Nessuna città proietta le sue fantasie noir con il gusto e il mistero di Hollywood". Dai lestofanti laidi alle vamp del cinema muto stile Theda Bara, dalle macerie di Black Dahlia ai cartoni animati Disney e Warner, pronti a squagliarsi sotto le zampe di Roger Rabbit. La fabbrica dei sogni spara duro contro chi vuole Norma Desmond fuori da Sunset Boulevard: ci sono i canyon senza coyote di Egli camminava nella notte (1948), l'amour fou tra Burt Lancaster e Yvonne DeCarlo in Doppio gioco ('49) a Downtown e quel The Prince con un menù coreano rimasto fermo nel tempo: nel '74, l'ex Windsor diventava il 'finto' locale Brown Derby, dove Evelyn Mulwray (Faye Dunaway) rivela le sue avventure a J.J. ‘Jake’ Gittes (Jack Nicholson) in Chinatown di Roman Polanski.


Siti specializzati e guide turistiche come Discover Los Angeles ed Esotouric sono la prova che nelle 'cose da fare' losangeline non può mancare un tour nel profondo noir di L.A. I luoghi-icona comprendono il Millennium Biltmore Hotel del caso ‘Dalia Nera’ che staziona al 506 South Grand Avenue - la starlet Elizabeth Short fu avvistata nella lobby e poi al Crown Grill Cocktail Lounge, prima di finire a pezzi nel gennaio '47 - e il mitico Musso & Frank Grill, meta di Chaplin, Bogart, Bacall, Monroe, covo di Chandler, Fitzgerald e Faulkner. A questi si aggiungono il Park Plaza Hotel di Barton Fink - È successo a Hollywood e Gangster Squad, il Formosa Cafe di L.A. Confidential (la sequenza con Ed Exley/Guy Pearce che scambia la star Lana Turner per una call girl) e l’Alex Theatre di Glendale, location de La fiamma del peccato. L'infernale Quinlan di Orson Welles fu girato nel '58 in gran parte a Venice Beach. Il St. Mark’s Hotel in cui si trovano gli sposini Susan (Janet Leigh) e Mike Vargas (Charlton Heston) non è più in piedi ma la proprietà accanto dalla quale Susan viene spiata, resta intatta e oggi è un ostello.

Elizabeth Short, conosciuta come Black Dahlia 

A Los Angeles il noir corre anche su gomme e telaio: è sufficiente presentarsi muniti di sella e due ruote e Philippe The Original, storico hub di sandwich imbevuti d’olio fritto, non lontano dal museo degli italoamericani a Los Angeles, vi porta a cicli alterni sul Noir Bike Tour: una mappa ciclabile dedicata al giallo e al poliziesco. La corsa di solito ha inizio alle 2 del pomeriggio per una durata di tre-quattro ore, a seconda del traffico. Le guide turistiche si dividono in tre tipi: letteratura, cinema, jazz. Tratto comune: sono tutte enciclopediche. E il loro cuore batte per Union Station, la stazione anni Trenta vista in Quando il giorno verrà ('43) o true-crime in rosa come N.N. vigilata speciale ('51). Nella megalopoli futuristica di Blade Runner ('82), mutava in stazione di polizia, un concourse fantascientifico in stile architettonico Mission. Il palazzo di giustizia di L.A. costruito nel '25, quando i primi tre piani erano poco più di una prigione, è invece l'equivalente di un parco giochi per Charlie Chaplin. Pare che 'Charlot' fosse un visitatore abituale dell'aula di giustizia: tutte le mattine, si presentava e prendeva il suo biglietto all’ingresso.

È talmente alta la domanda di giri a tema crime che le guide ormai parlano di una nuova stirpe di visitatore: il 'turista noir'. C’è l'europeo con la passione per il Pacific Dining Car, luogo di ispirazione di James Ellroy; quello in fissa per il King Edward Hotel, sulla Quinta Strada; il retro-chic che vuol farsi una bevuta al bar King Eddy Saloon, cent'anni di storia e una nuova gestione. Ispirò John Fante per Chiedi alla polvere (1939), era tra i preferiti di Charles Bukowski. Immancabili i festival: l’American Cinematheque e Film Noir Foundation, servendosi degli archivi della Warner e dell’Art Deco Society of Los Angeles, hanno oltrepassato i vent’anni di film noir festival all’Egyptian Theatre, con pellicole rare in 35mm e i cult Sterminate le gang!, Sciacalli nell’ombra e Tragedia a Santa Monica

Leonardo DiCaprio e Cate Blanchett in 'The Aviator' di Martin Scorsese 

La Città degli Angeli è il posto dove glam e banditi si sposano. Se costeggiate il 7000 Romaine Street, a Hollywood, vi sentirete subito a casa di Howard Hughes che all’epoca supervisionava le operazioni di RKO Pictures tra le mura Art Deco del palazzo apparso in Cry Danger. Nei bassifondi di Los Angeles recitava il titolo (in italiano) con Rhonda Fleming; gli stessi, intoccati e intoccabili bassifondi dove, quindici anni fa, Martin Scorsese ha scelto di girare The Aviator, in omaggio a Hughes e alla piccola grande cultura del noir.