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Totti, addio alla Roma: lunedì conferenza stampa

Francesco Totti (agf)
Rottura definitiva tra l'ex capitano giallorosso e la società, a vuoto l'ultimo tentativo di ricucire lo strappo
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ROMA - L'incubo peggiore dei tifosi della Roma diventa realtà. Tre settimane dopo l'addio di Daniele De Rossi, anche Francesco Totti dice addio alla Roma. La decisione è stata comunicata ieri ai dirigenti al telefono, loro aspettavano l'ex numero 10 in sede per provare a fare rientrare il caso ma non c'è stato nulla da fare. Lunedì al Coni Totti spiegherà i motivi che lo hanno portato alla scelta. Ironia della sorte, il 17 giugno è lo stesso giorno in cui 18 anni fa Totti batteva il Parma all'Olimpico conquistando lo scudetto.

Mentre in città non si parla d'altro, con le radio prese d'assalto da una marea di tifosi inferociti verso la proprietà americana, la Roma si trova a fare i conti con un'altra potenziale bomba pronta ad esplodere poche settimane dopo quella sganciata da De Rossi nella sua conferenza stampa d'addio. Totti martedì partirà per le vacanze con la famiglia e resterà fuori almeno due settimane (non presentandosi dunque né al raduno della squadra né al ritiro di Pinzolo. A nulla, insomma, sono valse le rassicurazioni e gli attestati di stima arrivati ieri sera da James Pallotta. Che ha provato forse per l'ultima volta a ricucire lo strappo con l'ex capitano. "Francesco è parte integrante della nostra dirigenza sportiva, se ha bisogno di tempo, noi gli daremo tempo", ha spiegato il presidente statunitense in un'intervista al sito ufficiale del club.

Nel tentativo di spingere Totti a tornare sui suoi passi, però, Pallotta ha voluto ribadire la centralità del suo consigliere Franco Baldini nelle strategie societarie. Ben sapendo che l'ex numero dieci ha rotto i rapporti con Baldini ormai da tempo, lo considera il vero artefice del suo addio da giocatore e perfino nella sua autobiografia non ha fatto mistero dell'incompatibilità caratteriale tra loro. Non è un mistero, inoltre, che in queste concitate ore l'unico che ha provato fino all'ultimo a far cambiare idea a Totti, provando a fargli accettare l'incarico di direttore tecnico, sia stato il Ceo Guido Fienga. L'amministratore delegato è consapevole degli effetti devastanti che potrebbero avere le dichiarazioni di Totti in un momento così complicato per la Roma, col rischio che l'addio dell'idolo più amato nella storia del club possa segnare in maniera definitiva il rapporto, già ai minimi storici, tra la piazza e la dirigenza americana. 

 
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